Omicidio Molè, caccia al killer: si nascondeva a Focene

Da sinistra, il presunto killer di Focene-Fiumicino, e il luogo in cui ha avuto luogo un sanguinoso agguato
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Le forze dell’ordine sono alla ricerca di un latitante di 43 anni, sfuggito alla cattura in un appartamento di Focene, piccola frazione del Comune di Fiumicino. L’uomo, insieme ai coetanei Manuel Severa e Marco Casamatta, è accusato dell’omicidio di Cristiano Molè, 33 anni, e del tentato omicidio di Massimiliano Pacchiarotti, 56 anni, avvenuti rispettivamente a gennaio e maggio scorsi nel quartiere Serpentone di Corviale. A tutti e tre è stata contestata anche l’aggravante del metodo mafioso.

Caccia grossa al Killer

La caccia all’uomo si è intensificata dopo che le forze speciali hanno sfondato la porta di un B&B in via di Villa Zingone lunedì sera, dove hanno disarmato e arrestato Marco Casamatta. Tuttavia, il latitante era già fuggito. Gli interventi simultanei dei reparti speciali GIS e NOCS hanno prodotto risultati diversi.

Omicidi e tentati omicidi al ‘Serpentone’ di Corviale

Secondo le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci e dagli agenti della Squadra Mobile. Il trio sarebbe coinvolto in attività di usura, estorsioni e traffico di droga. Cristiano Molè è stato ucciso con più di 17 colpi di pistola sparati da almeno due armi diverse, mentre Pacchiarotti è stato ferito per un debito di 20.000 euro.

Severa sarebbe stato il mandante dei crimini, mentre Casamatta e il ricercato gli esecutori materiali. La pericolosità del gruppo è evidente, come dimostrato dalla cattura di Casamatta, trovato nascosto e armato di due pistole cariche, e dal passato criminale del latitante.

Le condanne precedenti

Il 43enne, scomparso da Focene insieme a Severa, era stato condannato nel 2015 a sei anni e mezzo. Per il pestaggio dell’imprenditore Antonello Ieffi, un caso che coinvolse anche la modella Tamara Pisnoli. Nel luglio 2013, nell’attico della Pisnoli all’Eur, l’uomo e Severa aggredirono Ieffi per un investimento fallito della modella. I due furono coinvolti in altre vicende di estorsione e minacce, operando per conto dei fratelli Gioacchini. Andrea Gioacchini fu assassinato nel gennaio 2019 su ordine del boss Ugo Di Giovanni, dopo che Ieffi aveva preso in prestito 100.000 euro con tassi usurai.

Ricerche estese oltre i confini regionali

Le ricerche del latitante sono state estese oltre i confini regionali, poiché si teme che possa aver lasciato la Capitale. L’omicidio di Cristiano Molè è stato particolarmente brutale. Il trio arrivò a Corviale a bordo di una Fiat Panda. Ritrovata successivamente vicino all’abitazione di Casamatta. Severa, fermato lunedì dai carabinieri mentre era in auto, era presente. Ma, secondo gli investigatori, furono i suoi complici a sparare con due pistole diverse. Molè fu crivellato di colpi e molti proiettili colpirono anche la carrozzeria del SUV su cui viaggiava. Un amico che era con lui in auto si salvò per miracolo, riportando solo una ferita alla gamba.

A metà maggio, altri cinque colpi furono sparati contro Pacchiarotti. Il gruppo entrò nella sua casa, approfittando della porta aperta per lavori di ristrutturazione, e lo sorprese seduto sul divano. La caccia al latitante continua senza sosta, con le forze dell’ordine che sperano di catturarlo quanto prima per porre fine a questa scia di violenza.