Caldo africano, oggi e domani attesi a Roma 40 gradi. E il Campidoglio come al solito latita…

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L’emergenza caldo ora fa paura. Anche per i problemi alla salute che potrebbe portare. E a Roma l’allarme arriva anche dai medici che dichiarano l’emergenza totale per le giornate di oggi e domani, 8 e 9 luglio. La colonnina di mercurio toccherà i 40% con un livello di temperatura percepita che sfiora i 50. Roba da clima africano. Un simile livello di calore rappresenta un serio pericolo per la salute umana, specie per soggetti più fragili come anziani, bambini e cittadini con patologie preesistenti.
Allerta del Comune in ritardo
Intanto il Campidoglio che, con un ritardo cronico, ha diffuso l’emergenza da bollino rosso un giorno fa, non ha approntato un piano serio per prevenire i rischi. Manca la distribuzione dell’acqua alle fermate metro (come in passato) e anche le forze messe in campo – forse perché siamo in periodo di ferie e gli organici sono sotto i livelli guardia… – non sembrano utili a prevenire eventuali problemi. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che lanciano oggi l’allarme circa le ripercussioni delle temperature elevate sul corpo umano. “Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani –.
Cosa fa il caldo al nostro corpo
Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente. Una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare organi vitali e il cervello. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.
Ecco i disturbi più frequenti
Tra i disturbi legati al caldo, i più frequenti sono: Insolazione: determina eritemi o ustioni. Crampi: dolori fisici causati da una perdita di sodio dovuto alla sudorazione e a una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino. Edema: causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata. Congestione: causata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, con sudorazione e dolore toracico. Disidratazione: sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa. Colpo di calore: si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.
La guida per non rischiare
La Società Italiana di Medicina Ambientale ha diffuso una guida con i consigli pratici per difendersi dal caldo: Evitare di esporsi al caldo e al sole diretto e uscire di casa solo nelle ore più fresche. Assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale. Mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole (utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.). Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle nelle ore più fresche della giornata (sera e notte). Fare bagni e docce frequenti e con acqua tiepida. Assumere 3 litri di acqua durante la giornata, evitare alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura. Quando si esce di casa, proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. Evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde