Campidoglio, protestano i lavoratori delle aziende del Comune

Come annunciato già la scorsa settimana, si è ripetuta la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende partecipate dalla holding Roma capitale. In occasione della seduta del consiglio comunale, nella quale sono stati approvati all’unanimità due ordini del giorno. Dei quali uno a firma del capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo. E l’altro presentato dalla sinistra. Nei due documenti, si chiede in sostanza di garantire la stabilizzazione dei lavoratori precari di Atac. Di scongiurare il definitivo fallimento di Roma metropolitane. Di risolvere gli annosi problemi di Ama e di Multiservizi. E di presentare per tutte le società del gruppo comune piani industriali credibili e dettagliati. Procedendo dove non sia stato ancora fatto, all’approvazione rapida degli ultimi bilanci.

Tutto giusto, e speriamo che il voto in Campidoglio di ieri sia utile per chi lavora. E spera giustamente di poter continuare a farlo in condizioni di maggiore tranquillità. Ma certo una domanda viene spontanea. Il M5S governa da cinque anni, possibile che si sia ridotto a votare una mozione d’aula a tempo quasi scaduto?

Roma metropolitane e Atac, i lavoratori protestano in Campidoglio

Dalla protesta in Campidoglio alle richieste dei sindacati

La protesta in Campidoglio di ieri è stata seguita da dire dichiarazioni di tutti i sindacati.“Stiamo parlando di oltre 30mila dipendenti che dovrebbero erogare servizi fondamentali per la città. Come il trasporto pubblico locale o la gestione dei rifiuti. Parliamo anche delle farmacie o di chi dovrebbe realizzare la metro C, poi passiamo per la cultura. Questa amministrazione – ha detto Michele Azzola, segretario Cgil Roma e Lazio – ha deciso invece di ridurre al lumicino le attività delle aziende partecipate. In alcune aziende c’è stato un cambio di management continuo e non si è pensato ai piani industriali. Chi paga le conseguenze sono i lavoratori che sono allo sbando e senza direttive e i cittadini che non hanno i servizi”.

Gli ha fatto eco Alberto Civica, segretario Uil Roma e Lazio. “Siamo qui per segnalare a tutti i cittadini che i servizi che non vengono erogati in una città come Roma, hanno una responsabilità precisa. E questa responsabilità è dell’amministrazione.

Loro hanno scientemente deciso di mandare al massacro le partecipate e i lavoratori che ci lavorano. Fregandosene del fatto che ci sono circa 30mila famiglie che vivono grazie alle  partecipate. E che soprattutto i cittadini di Roma non hanno i servizi adeguati. Molti lavoratori – ha aggiunto Civica – non sono mai stati stabilizzati. E poi c’è anche un problema di lavoro irregolare e di sottoccupazione che purtroppo in questi settori esiste. Io penso alla Multiservizi dove ad esempio ci sono stipendi da 400 o da 600 euro al mese. Oppure penso ai tempi determinati di Atac che dovevano essere stabilizzati. E invece se ne sono semplicemente fregati. La tecnica è sempre la stessa: quella di dare la responsabilità a qualcun altro. È sempre colpa di qualcun altro mai la loro”.

“Sulle partecipate chiediamo alla Raggi uno scatto di orgoglio in questi ultimi mesi di consiliatura. Di riportare in linea di galleggiamento questa società e di avere un rapporto con il sindacato” – l’esortazione di Carlo Costantini, segretario Cisl Roma Capitale e Rieti.

https://www.romatoday.it/politica/protesta-lavoratori-partecipate-raggi-bocciata.html