Campidoglio, sulla nomina della Raggi ad Expo 2030 volano stracci tra renziani e Calenda

 

In Campidoglio sono volati gli stracci. Tra gli esponenti di Azione, il movimento di Carlo Calenda, e quelli di Italia Viva. Motivo del contendere con i Renziani, le nomine nelle commissioni speciali. Che sono due, quella per il Giubileo 2025 e quella per l’Expo 2030. Nella prima, all’unanimità è stato eletto presidente Dario Nanni. Nella seconda, con 11 voti su 12, la Raggi. Apriti cielo, con la baruffa che si è immediatamente accesa sui social. Ed ecco il primo tweet, diretto alla consigliera De Gregorio. Ma tu hai votato la Raggi, dopo tutto quello che ha combinato? Laconica la risposta, ‘no’. Ma poi in realtà, il suo voto c’era. Apriti cielo.

La Raggi spacca il centrosinistra in Campidoglio

Qui interviene Valerio Casini, di Italia Viva. Esplode puntando il dito contro De Gregorio: “Senza averlo minimamente concordato con noi, avete votato per la Raggi, la peggiore sindaca della storia di Roma e neanche l’onestà di assumervene la responsabilità?”. A stretto giro la consigliera spiega. “Il no era riferito alla ricostruzione. Certo che l’abbiamo votata, come tutti gli altri gruppi, così come i 5S hanno votato per vostre vicepresidenze – ritwitta De Gregorio – tutti filo Raggi o è questa la prassi istituzionale su commissioni d’opposizione?”. Poi l’hashtag, #nonceprovà. Della serie, non siamo stati solo noi a votarla in Campidoglio. Ma tutti i componenti della commissione, compresi centrodestra e pd con i quali certo non scorre buon sangue.

Insomma, si è tratto di un rituale istituzionale. Che però, come dimostrano i commenti arrivati su Twitter allo scambio con Casini, non tutti hanno compreso. “Potevate astenervi se non si poteva virare su un altro 5s” suggerisce qualcuno. “Insinuare che voto per presidente di commissione, che spetta a M5S, sia un “inciucio” è un mezzuccio da M5S per l’appunto, che scredita l’operato di tutti. Nessuno, come ben sai, ha fatto opposizione più dura a Raggi di @CarloCalenda” scrive ancora De Gregorio.

Nella baruffa interviene anche Calenda

In difesa dei suoi si scomoda anche il leader Calenda. “Flavia fai bene a spiegare in modo trasparente la procedura. Ma come sappiamo benissimo, ed è giusto riferirlo visto che il problema è stato sollevato da loro, l’unica ragione di tutta questa cagnara è che Casini voleva fare il presidente di commissione al posto di Nanni. Fine”. Apriti cielo, all’accusa risponde direttamente il deputato renziano Luciano Nobili. “Carlo a chi interessano le poltrone è facilmente dimostrato dai fatti: le hai prese tutte tu. Ma non è questo il punto. Il punto è che i consiglieri di @ItaliaViva si sono rifiutati di votare la #Raggi a guida della commissione Expo, quelli di @Azione invece l’hanno votata”.