Campo rom Castel Romano, commette 148 furti e borseggi: arrestata 31enne ‘sempre incinta’
Se non è un record, poco ci manca: sono ben 148 i crimini – non si conoscono quelli eventualmente commessi e non denunciati o comunque non imputati a lei – di cui è stata riconosciuta colpevole una 31enne di origini croate, domiciliata presso il campo nomadi di Castel Romano.
Reati in giro per l’Italia
La donna è stata arrestata dai ieri Carabinieri della Compagnia di Pomezia, in esecuzione di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Nella sua “carriera” lunga 20 anni, la donna aveva accumulato un residuo delle pene pari a 30 anni di reclusione, che adesso i carabinieri, guidati dal Maggiore Marcello Pezzi, proveranno a farle scontare.
Fuori perché incinta
Finora la donna era riuscita a evitare il carcere perché, ogni volta che veniva pizzicata, dichiarava di essere incinta. E, come prevede la legge, veniva liberata. Una volta fuori, tornava a borseggiare sulle metro e sui bus grazie alle sue gravidanze ad hoc. I tanti bambini, quindi, finora sono riusciti a scongiurare le porte del penitenziario, cosa che – stavolta – la 31enne non è riuscita a fare.
Fine delle gravidanze, inizio della reclusione
Ad arrestare la ragazza i militari della Stazione di Roma – Tor de’ Cenci. I giudici hanno riconosciuto la giovane colpevole di aver commesso 148 episodi, tutti contro la persona ed il patrimonio. Furti e borseggi, avvenuti a partire dal 2004, tra Roma, Milano e Brescia.
L’abile borseggiatrice è stata portata nel carcere femminile di Rebibbia. Almeno fino a quando, appellandosi a qualche cavillo, riuscirà ad uscire…