Cancelli chiusi e spiagge senza bagnini a Castelporziano e Capocotta: bagnanti si mobilitano contro il Comune
Inizia la stagione balneare a Ostia ma le spiagge di Castelporziano e Capocotta restano “off limits” con chioschi chiusi e fatiscenti, zero servizi, compreso quello di salvataggio in mare.
Manca praticamente tutto: pulizia, servizi igienici, parcheggi, compresi servizi essenziali di noleggio dei lettini e ombrelloni. Nonostante l’avvio della stagione balneare al primo maggio, firmata con un’ordinanza dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, chilometri di arenile risultano sprovvisti di importanti servizi al pubblico con bagnanti sul piede di guerra, pronti a chiedere immediate risposte.
A far discutere, il bando per l’affidamento del servizio di assistenza bagnanti sugli arenili, ma anche quello sulle nuove concessioni dei chioschi che di fatto, per diverse circostanze, stanno compromettendo l’inizio della stagione balneare, mettendo a dura prova tanti cittadini alle prese con disservizi in spiaggia.
La protesta dei bagnanti a Capocotta
Una situazione che colpisce due importanti realtà del litorale romano, l’area di Capocotta e quella di Castelporziano.
Di ieri, la protesta dei bagnanti del gruppo “I love Capocotta“, avvenuta alle 11.30 in spiaggia con una “marcia di solidarietà” volta a sollecitare la riapertura dei chioschi, dei servizi e la bonifica dell’intera area, abbandonata al degrado più assoluto.
“E’ una desolazione – commentano dal gruppo – il tratto costiero è completamente abbandonato al degrado e nessuno fa niente. La spiaggia è sporca, mancano servizi, è ora di fare qualcosa per la comunità”. Problemi che a quanto pare, dovrebbero esser risolti per fine mese con l’apertura dei tre ex chioschi Zagaia, Mediterranea e Porto di Enea andati a bando. In settimana dovrebbero essere affidate le nuove concessioni, per poi dare il tempo ai vincitori della gara di organizzarsi e garantire i servizi in spiaggia.
La situazione a Castelporziano, ancora nessuna autorizzazione per i servizi nelle spiagge
Situazione diversa a Castelporziano, dove i servizi nelle spiagge non sono stati proprio assegnati. L’ipotesi più probabile è quella di un accordo con i 5 gestori storici di Castelporziano e il Consorzio, ma di fatto ancora non c’è niente.
“Stiamo in attesa di ricevere l’autorizzazione per l’avvio di tutte le attività dal dipartimento patrimonio del Comune di Roma – commenta Antonio Corrado, presidente del Consorzio Castelporziano 98 – Appena riceveremo l’ok, partiranno tutti i servizi di balneazione su circa due chilometri di arenile. Per le prossime stagioni balneari, inoltre, abbiamo presentato un importante progetto di project financing che rivaluterà tutto il tratto costiero, con servizi per i cittadini e nuovi chioschi”.
Mancano i bagnini
Intanto a lamentarsi, sono anche gli stessi bagnini. “È una corsa contro il tempo – commenta Silvano Terenzio, presidente della sezione Lazio di Anab, associazione nazionale assistenti bagnanti – Mai una stagione è iniziata in modo regolare per tempi o per modi dal commissariamento del X Municipio ad oggi. A stagione avviata poi, è sempre più difficile trovare personale qualificato perchè gli operatori trovano lavoro altrove. Oggi a Castelporziano sono scoperte circa due chilometri di costa dove è necessario un bagnino ogni cento metri. L’amministrazione si è dimostrata ancora una volta incapace di gestire la cosa pubblica. Un sistema inadeguato e fallimentare, l’unica via è quella dell’internalizzazione del servizio, in capo a Comune o meglio ancora Regione, così da garantire sicurezza controllo e tutele in ogni parte del territorio alle medesime condizioni”.
