Canili di Roma come lager. FdI: “Cibo scadente e animali non curati”
Le temperature salgono e “va sempre peggio per gli animali del canile di Roma. La situazione nei canili di Roma di Muratella e Ponte Marconi è diventata esplosiva. Nonostante le ingenti somme che i cittadini romani destinano alla cura degli animali ospitati nei canili, ad oggi si segnalano situazioni che poco hanno a che vedere con il benessere degli animali. Sembrerebbe che molte siano le carenze riscontrate, come ad esempio il cibo scadente, come mai avvenuto prima, che procura malessere e malattie agli animali”. É quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Rachele Mussolini, Federico Rocca e Stefano Erbaggi e Cristina Valeri membro del dipartimento benessere animali di Fd’I.
Allarme cibo
“Nonostante la prescrizioni del direttore sanitario, la mancata fornitura del cibo medicato per gli animali malati a cui spesso fanno fronte le associazioni animaliste. Come se questo non bastasse il sovraccarico del lavoro degli operatori fa si che le associazioni debbano sostituirsi al gestore nelle somministrazioni di terapie e persino nella pulizie, come avvenuto ieri nel punto di primo soccorso gatti – continua la nota di Fd’I -. E’ insostenibile che a fronte di un appalto vinto dal gestore per ben 7,3 milioni di euro per tre anni, ci si ritrovi in una situazione in cui si tende più al risparmio e al lucro sugli animali piuttosto che al loro benessere”.
Appalto nel mirino
“La cosa ancora più curiosa è che a fronte di un direttore sanitario soddisfacente e attento alle esigenze degli animali, l’appalto che scade il 5 di agosto non sia stato rinnovato con lo stesso Direttore Sanitario ma che si cerchi di risparmiare cercando un veterinario disponibile tramite un post sui social. Chiediamo se il sindaco di Roma, proprietario dei cani e dei gatti dei canili, sia a conoscenza che le risorse finanziarie messe a disposizione per la loro gestione, sono usate in questo modo sciagurato, più che per il benessere degli animali, per il loro malessere”, concludono.