Cantieri per il Giubileo, scatta l’allarme caldo. La Cisl: “Tutelare gli operai”
L’allerta per il caldo mette a rischio i lavori per il Giubileo. La prossima settimana è attesa infatti un’ondata di calore anomala con picchi di temperatura che sfioreranno i 35 gradi. Ecco allora che i sindacati lanciano l’allerta: “Serve una maggiore tutela per i lavoratori, al via controlli più serrati per evitare malori e incidenti”
La protesta della Cisl
A guidare la protesta è la Cisl: “Nei prossimi giorni è attesa la prima, vera ondata di caldo torrido, con temperature superiori alla media. Al contempo Roma è piena di cantieri attivi, tra Giubileo e Pnrr, con decine di migliaia di edili impegnati. Bisogna attrezzarsi per tempo e mettere in campo tutte le azioni per tutelare i lavoratori più esposti, come quelli nei cantieri. L’anno scorso, nei periodi più caldi, ci sono stati a Roma e provincia numerosi casi di malori tra i lavoratori edili, con un sensibile aumento degli incidenti”. E’ l’allarme che lancia Nicola Capobianco, segretario generale della Filca-Cisl di Roma.
Tempistiche sbagliate
In particolare il focus del sindacato è relativo ai troppi lavori su cui c”è la scure del tempo. Una situazione legata a una mancanza di progettazione e di tempistiche troppo strette. Un vero mix che crea caos e alza la possibilità di incidenti e malori dovuti anche al clima. “Anche la progettazione sulle realizzazioni di opere da parte delle amministrazioni pubbliche -sottolinea Capobianco- dovrà tenere conto delle nuove condizioni climatiche, insieme a interventi ad hoc nel Codice degli Appalti pubblici e alla incentivazione di dispositivi adatti alle temperature più calde. In particolare negli affidamenti pubblici, queste novità devono rientrare nei costi sulla sicurezza, in modo tale da scorporarli dal costo dell’offerta. Negli ultimi 20 anni, nel periodo 2003-2023, gli incidenti mortali in edilizia sono stati 240 nel Lazio, dei quali 146 nella provincia di Roma e ben 88 nella Capitale. Numeri inaccettabili, che necessitano di interventi drastici per garantire il lavoro di qualità, a partire dalla salute e sicurezza degli addetti”, conclude Capobianco.