Caos sanità nel Lazio, lotta di potere sulle nomine: l’opposizione abbandona l’aula. E i “pazienti” aspettano…

Il governatore del Lazio Francesco Rocca

Contenuti dell'articolo

Caos nella Regione Lazio sulla Sanità. Mentre i pazienti aspettano mesi e mesi per avere un esame specialistico, i politici fanno il balletto delle nomine. E, non trovando accordi sulla spartizione delle poltrone, paralizzano interi settori. Ieri l’ennesimo teatrino è andato in scena nel corso della Commissione Sanità, nel corso della quale avrebbero dovuto essere formalizzate le ultime 5 nomine, tra cui quella del Direttore Generale della Asl Roma 6, il cui DG Arturo Cavaliere è stato improvvisamente trasferito alla Asl di Frosinone dopo appena un mese di lavoro tra i Castelli e il litorale a sud di Roma.

L’aria si è fatta tesa sin dai primi momenti. Secondo l’opposizione sulle nomine non c’era trasparenza e ha preferito alzare i tacchi e abbandonare l’aula. Alla fine, la commissione c’è stata lo stesso, ma solo dopo un’ora e mezza. Il tempo di riordinare le idee e, soprattutto, di avere i numeri per raggiungere il numero legale.

L’ira dell’opposizione

“Ieri, di fronte all’ennesimo tentativo di evitare il confronto da parte della maggioranza, abbiamo deciso di bloccare la Commissione Sanità e abbandonare l’aula. La maggioranza Rocca si è presentata nell’imbarazzo più totale, dimostrando ancora una volta l’incapacità di gestire temi cruciali come la sanità pubblica”, hanno dichiarato i consiglieri Pd attraverso una nota stampa.

“Metodi discutibili e approssimativi”

“La Commissione Sanità ha mostrato gravi criticità nella gestione dei lavori. L’ennesima mancanza del numero legale da parte della maggioranza ha costretto la presidente Savo a sospendere la seduta convocata per le 15:30 e a riconvocarla alle 17, consentendo così ai consiglieri di maggioranza di garantirsi il numero necessario per deliberare”, ha tuonato Rodolfo Lena, vicepresidente della commissione e consigliere Pd.

“Alla fine, sono stati nominati i direttori generali dell’ASL Roma 3 e dell’ASL di Rieti, ma l’opposizione ha deciso di non partecipare alla successiva convocazione per protesta. Riteniamo infatti inaccettabile affrontare questioni sanitarie fondamentali con metodi così discutibili e approssimativi“. Restano ancora vacanti le nomine dei nuovi direttori della Asl Roma 6 e degli ospedali Spallanzani e Sant’Andrea.

Le anomalie

Lena ha poi voluto rimarcare malfunzionamenti della Commissione e anomalie. “Due dei cinque decreti di nomina dei direttori generali previsti sono stati ritirati dalla maggioranza stessa, mentre un altro è stato trasmesso ai membri della Commissione solo ieri pomeriggio, impedendo perciò la possibilità di un’adeguata valutazione. Un’altra anomalia riguarda lo spostamento di un direttore generale, Arturo Cavaliere, nominato appena 40 giorni fa, da un’ASL a un’altra senza una motivazione chiara. Decisioni così repentine compromettono la stabilità del sistema sanitario e sollevano interrogativi sulla gestione delle nomine”.

I rumors: Lorella Biordi Dg dell’Asp di Frosinone?

Sempre riguardo le nomine, fonti bene informate, comunque, danno per certo che alla Asl di Frosinone, dove è appena arrivato dalla Asl Roma 6 Arturo Cavaliere, ci altri saranno notevoli cambiamenti. Manuela Mizzoni, attuale direttore generale dell’ASP di Frosinone, dovrebbe andare via. E al suo posto, sempre secondo i rumors, dovrebbe arrivare Lorella Biordi, compagna dell’assessore regionale Giancarlo Righini. Sarà vero?