Caos vaccini, impossibile il richiamo per 70 mila bambini

“È caos più totale sul fronte del vaccino antinfluenzale nel Lazio: le settantamila nuove dosi di Vaxigrip Tetra, che stavamo aspettando, non saranno consegnate alle Asl della nostra Regione. Il ministero della Salute metterà a disposizione un diverso vaccino tetravalente in forma di spray nasale, in sostituzione del farmaco già somministrato in prima dose ai nostri piccoli pazienti, a cui non potremo fornire la dose di richiamo prevista”. Questo il gravissimo grido di allarme lanciato dai pediatri del Lazio. Fortemente preoccupati da quanto sta accadendo. Perché l’unico vaccino disponibile ad oggi risulterebbe essere il Fluenz Tetra. Che tra l’altro non può essere somministrato ai più piccolini, dai 6 ai 24 mesi. E che può dare reazioni anomale se si è allergici ad alcuni alimenti, come ad esempio alle uova. Inoltre, sempre secondo i pediatri questi tipo di vaccini sono sconsigliati se nella settimana successiva si entra in contatto con una persona immunodepressa. Insomma, tante controindicazioni.

Ma soprattutto una, fondamentale. Infatti i 70 mila bambini piccoli che hanno già avuto la prima dose, non potranno effettuare il richiamo obbligatorio a 15 giorni. E sarà come non averli vaccinati. Un flop incredibile per il sostena sanitario e per la Regione Lazio, che aveva lanciato una campagna massiccia in autunno. Per consoniate vivamente di vaccinare anziani e piccini. Peccato però che per molti sia risultato impossibile.

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I pediatri del Lazio, su vaccini situazione di stallo. E siamo molto preoccupati

“Siamo in una situazione di stallo e di grande preoccupazione: con la pandemia dovuta al Covid-19 in corso. La vaccinazione antinfluenzale, fortemente sostenuta a livello regionale, rappresentava una campagna strategica e preziosa per selezionare e fronteggiare tempestivamente i casi di coronavirus. Che sappiamo manifestarsi con gli stessi sintomi dell’influenza. Oggi ci troviamo con bambini vaccinati a metà, grandi fasce di pazienti fragili non più vaccinabili, criticità per chi ha già le difese immunitarie basse. Una situazione pericolosa, imbarazzante e paradossale. A grave svantaggio dei bambini, delle famiglie e della salute pubblica tutta”. Lo hanno dichiarato i pediatri del Cipe Lazio, ed è una dichiarazione che pesa come un macigno. Sulla sanità di Zingaretti e D’Amato, che viene solitamente bocciata. Non dagli avversari politici, ma dai medici che ogni giorno sono in prima linea per tutelare la nostra salute. E che di fronte ai ripetuti errori e ritardi delle istituzioni sulla fornitura dei vaccini, non possono più restare in silenzio.

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