Capannelle, corsa a 4 per gestire l’ippodromo che diventerà una Città dello sport: oggi si aprono le buste
A Capannelle si scalpita. E a farlo non sono i cavalli. Finalmente oggi si apriranno le buste delle offerte tecniche riguardanti il bando per l’assegnazione del nuovo gestore dell’impianto sportivo. Che non sarà più un semplice ippodromo, ma una vera e propria ‘Città dello Sport‘ a gestione privata che includerà, se necessario, anche la costruzione di palazzi.
Il bando riguardante la struttura di via di Capannelle era stato pubblicato a metà aprile: tra le offerte ricevute, quattro quelle ammesse. Il vincitore, nei prossimi anni avrà facoltà di costruire al suo interno, come si legge nel bando, anche “immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, che siano complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo, con esclusione della realizzazione di (veri e propri) nuovi complessi di edilizia residenziale”.
Tempi stretti
Ma adesso il problema sono i tempi, davvero strettissimi. Oggi, appunto, si aprono le offerte tecniche. Poi toccherà a quelle economiche. Ma nel frattempo va fatto il calendario delle corse dei cavalli e se non si sa entro quale data Capannelle sarà disponibile è difficile capire come gestire le gare. Escludere a priori l’impianto? Inserire una data fittizia e tentare la sorte? Ovviamente non è possibile.
Il calendario 2025 delle corse ippiche deve essere definito entro il 31 ottobre. Si tratta di 1.200 corse in tutto, fra trotto e galoppo, su tutto il territorio nazionale. La competenza è del Ministero dell’Agricoltura, che ha scritto una lettera ai Comuni dove sorgono ippodromi di loro proprietà.
La richiesta al Comune di Roma
Quello che vuole sapere il Ministero, entro il 20 settembre, da parte del Comune di Roma, è la “disponibilità dell’impianto, per l’intero anno 2025 (o parte di esso), in capo a una società di gestione, anche nelle more dell’assegnazione della concessione pluriennale per la gestione dell’impianto stesso. Pur nella consapevolezza del fatto che è in essere una procedura per l’individuazione del nuovo soggetto gestore/concessionario, è necessario sottolineare che la mancata acquisizione del titolo di disponibilità dell’ippodromo non consentirà alla scrivente Direzione l’inserimento della piazza di Roma nell’ambito del provvedimento – in via di stesura – relativo al calendario delle corse ippiche 2025“.
Questo significa che, in meno di un mese e mezzo, il Campidoglio dovrà aver scelto a chi assegnare l’impianto, espletando quindi tutte le procedure di gara ancora mancanti. Per cercare di accelerare i tempi e risolvere i vari problemi – non ultimo quello legato ai lavoratori – a breve verrà convocato un tavolo tecnico a cui prenderanno parte, oltre al Comune di Roma con l’Assessorato allo Sport, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e la Regione Lazio.
Cosa prevede il bando: non solo cavalli, ma Città dello sport
Ma cosa prevede il bando? La Giunta Gualtieri, autrice del bando, inserisce come finalità ‘il raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali, economici, ambientali e di efficienza energetica‘.
Tradotto in parole povere, chi gestirà l’ippodromo più antico (e prestigioso) d’Italia e d’Europa potrà fare anche altro, come – per esempio – gestire strutture alberghiere o affini, visto che potrà ottenere ‘il pieno sfruttamento a fini commerciali, turistici, educativi e ricreativi di tutte le aree di pertinenza dell’impianto in tutti i giorni della settimana’.