Capocotta, assegnati i tre chioschi messi a bando: riapertura entro 3 settimane. L’ex Zagaja cambia gestione
Assegnati, questa mattina, i chioschi di Capocotta messi a bando dal Comune di Roma. Due – Mediterranea e Porto di Enea – andranno agli stessi titolari che li hanno gestiti negli ultimi 20 anni. Il terzo, Zagaja, cambierà gestione.
Bando chioschi a Capocotta, ecco cosa è successo
Il Comune di Roma ha chiuso l’iter per l’assegnazione dei tre lotti di Capocotta. Dopo l’ultima seduta della commissione di gara presieduta dal direttore della Centrale Unica degli Acquisti di Roma Capitale, Mario Laurenti, il dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ha definitivameente chiuso l’esame delle offerte economiche del bando di gara pubblicato a marzo scorso, determinando i soggetti aggiudicatari dei tre lotti messi in concessione attraverso una graduatoria che indica assegnatari per i prossimi 6 anni.
Parliamo degli ex chioschi Zagaia, Mediterranea e Porto di Enea, di proprietà del Comune di Roma dopo l’allontanamento dei vecchi gestori nell’ottobre 2024. Tre strutture storiche che da ormai tre settimane dall’avvio della stagione balneare firmata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sono rimaste “chiuse”, senza garantire servizi igienici e di salvataggio, necessari ai tanti amanti del posto.
I chioschi: lotti e costi
Il lotto dell’ex chiosco Mediterranea, di 188 mq, dovrà gestire un lotto di spiaggia di 43mila mq con un canone di 27mila euro; al chiosco Zagaja, di 222 mq, corrisponde un lotto da 23mila mq e un canone da 32mila euro mentre il Porto di Enea dovrà gestire un lotto da 51mila mq di spiaggia con un chiosco da 188 mq, con un canone da 27mila euro.
Un risultato importante per i turisti, quindi, che tra qualche settimana potranno così contare su servizi di noleggio lettini e ombrelloni, bagnini, pulizia e ristorazione. Sul posto, in conferenza stampa presso il Settimo Cielo, il sindaco Gualtieri, alle ore 13 di oggi, ha ufficializzato i nomi dei titolari insieme all’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi.
I problemi che restano
Tanti, però, restano i problemi sul litorale. E’ il caso dell’Oasi Naturista, l’ultimo chiosco che finora era rimasto aperto. Ha perso il ricorso al Tar, ma “ha presentato un appello alla Presidenza della Repubblica – spiega l’iter l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi – Quindi questa stagione restano aperti, poi il nostro intento è rimetterla a bando e riallinearla agli altri lotti di Capocotta. E’ un momento storico questo, per Roma, la cittadinanza e gli imprenditori”.
A tutta questa situazione si aggiungono tanti altri problemi nella spiaggia di Castelporziano. A dicembre, il X Municipio di Roma Capitale aveva pubblicato una gara finalizzata alla ricerca di un operatore in grado di fornire “servizi connessi alla balneazione” relativi alle spiagge di Ostia. Dopo il fallimentare del bando, però, ha puntato con decisione sulla strada delle assegnazioni dirette. Per la spiaggia di Castel Porziano il servizio, però, non è mai partito. Per garantire i servizi, il Comune ha chiesto una collaborazione al consorzio e ai cinque storici gestori di Castelporziano che ora, sono in attesa di ricevere le dovute autorizzazioni dal Comune per partire.