Capodanno, Roma Capitale faccia una passo indietro: “Tony Effe è una scelta sbagliata”

Tony Effe al Capodanno di Roma

Le polemiche sulla partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno a Roma continuano a suscitare reazioni contrastanti. La sua presenza, infatti, ha scatenato un acceso dibattito pubblico, principalmente a causa dei contenuti dei suoi testi, considerati da alcuni troppo violenti e sessisti. In particolare, il rapper è stato al centro di critiche in eventi precedenti, come quello a Trieste, dove è stato accusato di promuovere messaggi inappropriati, soprattutto in contesti che dovrebbero sensibilizzare contro la violenza di genere​.

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Dopo la sinistra, anche Fratelli d’Italia chiede intervento

Sulla questione oggi è intervento il Gruppo di Fratelli d’Italia attraverso il consigliere capitolino Mariacristina Masi, il vice presidente della Federazione Romana di Fdi Daniele Rinaldi, l’assessore del VI Municipio Chiara Del Guerra, le consigliere municipali di FdI Serena Troiani, Cristina De Simone, Laura Pasetti, Sara Adriani, Costanza Onofri, Sabrina Vicino, dirigenti e militanti territoriali di FdI.

Fdi: Presenteremo un atto in Campidoglio e nei Municipi

“Siamo molto rammaricate del fatto che in occasione del 25 novembre – aggiungono – ci troviamo tutti insieme a condannare un linguaggio offensivo e mortificante, anche nella musica, che colpisce le donne nella propria dignità e invia messaggi negativi ai più giovani e poi vediamo che Roma Capitale per il concerto di Capodanno sceglie Tony Effe come artista di riferimento dell’ultima notte dell’anno. La Capitale dovrebbe sempre rappresentare un punto di riferimento culturale, soprattutto nell’anno del Giubileo, per le giovani generazioni e non solo, crediamo per questo che la scelta effettuata sia non solo sbagliata, ma anche lesiva del lavoro di chi ogni giorno cerca di educare i ragazzi al rispetto e alla parità. Ci auguriamo che l’Amministrazione faccia un passo indietro e la città di Roma, baluardo di civiltà nel mondo, dimostri di essere Capitale anche nella salvaguardia della dignità delle donne. Presenteremo un atto in Campidoglio e nei Municipi affinché la Giunta torni indietro sulla sua decisione”.