Casa degli orrori, ricomincia il processo per Maricetta Tirrito: spostata già in 3 diversi carceri per paura di ritorsioni

Maricetta Tirrito
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Inizialmente nel carcere Rebibbia, poi a Civitavecchia, infine trasferita nella casa circondariale di Teramo. Per Maricetta Tirrito, quella che un tempo alcuni giornali soprannominavano – grazie ai suoi comunicati e alle sue costanti presenze alle varie manifestazioni contro la criminalità organizzata – “la paladina antimafia”, la vita dietro le sbarre non deve essere affatto piacevole.

Insultata e minacciata dalle altre detenute, Maricetta ha già chiesto tre trasferimenti e sembrerebbe che ovunque vada venga presa di mira, almeno da quanto ha denunciato il suo avvocato, Vitaliana Esposito, durante l’ultima udienza.

Paladina antimafia o truffatrice? L’udienza a Frosinone

Domani alle 9, presso il tribunale di Frosinone, ci sarà una nuova udienza del processo, iniziato il 3 maggio, per stabilire chi sia veramente Maricetta Tirrito.
È passato quasi un anno dall’arresto della 50enne palermitana e ancora oggi è detenuta in carcere. Una ‘paladina antimafia’ in carcere non ha vita facile, sopratutto se grazie agli inquirenti si è scoperto che non era paladina manco per niente.

Domani 19 Settembre gli ultimi 20 testimoni dell’accusa verranno ascoltati dal giudice e tra i tanti nomi ci sono anche quelli del suo capo scorta e degli amici di Luigi, l’uomo morto a pochi giorni dal blitz che ha fatto scoprire la “casa degli orrori” di Ardea, dove circa 15 anziani vivevano in condizioni assolutamente inadeguate al loro stato di salute.

La storia di Luigi, da pensionato benestante a quasi nullatenente

Ed è proprio la morte di Luigi a far insospettire gli inquirenti. Non solo la sporcizia trovata nell’appartamento, lo stato pietoso di alcuni altri ospiti, tra cui Gigliola Iannuzzi. L’uomo, senza alcun familiare, vive nella cohousing da alcuni mesi. Da quando, dopo aver perso la moglie e aver avuto un calo improvviso delle sue facoltà mentali e fisiche, qualcuno ha agevolato il suo arrivo in quella struttura, nonostante avesse bisogno di assistenza specialistica.

E, senza più neanche il cellulare per comunicare con gli amici che fino a quel momento si erano occupati di lui, si è trovatore giro di pochi mesi con debiti e senza più una casa. Eppure era proprietario di un villino ad Anzio e titolare di un’ottima pensione.

La casa se l’era presa proprio la sua procuratrice, Maricetta Tirrito, che con la famosa “mossa delle 3 carte” stava per riuscire a comprarla alla misera cifra di 5.000 euro.

Le altre persone coinvolte

Nel processo, che ha avuto una grandissima risonanza a livello mediatico, visto anche il fatto che – fino a pochi giorni prima – Maricetta Tirrito era ospite di trasmissioni tv con un braccio ingessato, dicendo di essere vittima di un’ennesima aggressione e affermando che la sua lotta contro la mafia, la criminalità e le ingiustizie non si sarebbe mai fermata, solo state coinvolte anche altre persone. Tra queste anche il suo giovane fidanzato, Fabio Corbo, che però che dopo 6 mesi di arresti domiciliari riesce, grazie al suo avvocato, a farli revocare. Stessa cosa per Silvana Di Lorenzo: dallo scorso mese può uscire di casa anche lei.

A questa e alla prossima udienza verranno sentiti i testi del pubblico ministero, mentre a partire dalla successiva ci saranno le deposizioni dei testimoni delle parti.

I testimoni della difesa: nomi eccellenti

Nomi eccellenti escono dalla lista dell’economa della fatiscente rsa di Ardea. Nell’ultima udienza pubblica qualcuno ha sentito due avvocati parlare tra di loro durante la pausa e si sono fatti nomi di politici e altri personaggi illustri, mentre il Collegio ha ammesso la lista e i test verranno tutti chiamati.

Da quanto risulta, ci sarebbero sindaci, parlamentari, esponenti della chiesa. Tra i chiamati sia persone più volte fotografate con la Tirrito nelle varie manifestazioni ed eventi, sia persone che, dopo l’arresto, dichiarano di non aver mai avuto nulla a che fare con lei. Malgrado le foto.

Ci sarà quindi da capire cosa diranno questi personaggi in fase di deposizione, soprattutto quelli di elevata caratura, che ora vogliono tenere a debita distanza il loro nome da quello della Tirrito e, al momento dell’arresto, si sono trincerati dietro un “Non sapevo, non immaginavo, non la conosco”.

Possibile rinvio dell’udienza

Intanto, dal momento che Fabio Corbo ha deciso di cambiare avvocato, c’è la possibilità che si chieda un “termine a difesa”. Quando viene nominato un nuovo avvocato si può infatti chiedere un termine a difesa e in tal caso l’udienza potrebbe essere rinviata. Si vuole allungare il brodo?

La tesi difensiva

La tesi difensiva potrebbe essere quella di sostenere di aver agito nell’interesse degli anziani. E che la struttura di Arde non era un rsa abusiva, ma una cohousing gestita da persone oneste. In realtà quello che è stato fatto non è regolare. Non sono stati infatti rispettati quelli che sono gli elementi della cohousing ed è questo il motivo per cui gli inquirenti hanno potuto intervenire.

La tesi difensiva ovviamente sarà quella di non riconoscere le accuse, chiamando a testimoniare persone che possano affermare che Maricetta abbia fatto del bene in giro.

Finora la Tirrito in questo anno ha cambiato 5 avvocati. E sarà molto difficile per il nuovo legale dimostrare che la sua cliente era in buona fede, viste le testimonianze dell’accusa, soprattutto di ospiti come Gigliola, oggi in una struttura protetta, che ha parlato di oltre 20 decessi tra uomini e donne negli anni in cui è rimasta nelle cohousing.

Comune di Ardea: è mancato il coraggio di costituirsi parte civile

Questa è una storia veramente brutta per il Comune di Ardea, che malgrado quanto detto il sindaco in passato, e visto che nel territorio sono state ospitate e in alcuni casi supportate le attività della Tirrito per anni, non ha avuto il coraggio di costituirsi parte civile contro un personaggio così ambiguo.

Gia condannata negli anni ’90 per simulazione di reato, che le fece perdere la scorta pagata dallo Stato, Maricetta Tirrito ancora oggi è detenuta in carcere e al momento sembrerebbe che non abbia possibilità di uscita almeno fino a Dicembre 2024.