Case Enpam a Fontana Candida, gli inquilini disperati chiedono aiuto al sindacato

Sono centinaia le famiglie che ancora abitano negli alloggi ex Enpam a Fontana Candida. Periferia sud est della città, tra Borghesiana e Torre Gaia. E che non saranno in grado di accendere un mutuo per acquistare i loro alloggi entro il 22 dicembre. Termine ultimo superato il quale, c’è il concreto rischio di andare per strada. Ma procediamo con ordine, e cerchiamo di capire come si sia potuti  giungere a questo punto. L’Enpam (Ente previdenziale dei medici ndr) aveva investito molto nel mattone, tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80. Come del resto molti altri soggetti, che dovevano gestire i fondi delle diverse previdenze private. Ma dagli inizi degli anni ‘90 la situazione in Italia è cambiata, e progressivamente si è deciso di dismettere il patrimonio immobiliare. Che intanto cominciava ad invecchiare, necessitando di sempre maggiori manutenzioni. Così alcuni Enti si sono rivolti al mercato, altri a fondi di investimento. L’Enpam ha scelto una via diversa, e sulla carta migliore. Far costituire delle cooperative direttamente agli inquilini. Alle quali dare mandato ad acquistare in blocco. Con uno sconto del 30% sui valori di mercato. Così, degli originari 4500 appartamenti ne sono stati venduti circa 3700. Ora tocca a Fontana Camdida, ma tra il covid e la crisi molti non sarebbero in grado di acquistare. E tanti sono anziani, che dopo quasi 40 anni non sanno come fare. E chiedono aiuto.

Termini stretti per acquistare le case a Fontana Candida. Ma gli inquilini protestano, siamo qui da 40 anni e gli appartamenti cadono a pezzi

La cooperativa tra gli inquilini per acquistare gli alloggi ex Enpam a Fontana Candida si è costituita nel 2008. E le trattative sarebbero iniziate fin dal 2012. Ma purtroppo la crisi dell’ultimo anno sembra aver mandato all’aria un po’ tutto. E molti sono preoccupati, come gli anziani soli. In realtà, gli over 67 possono anche acquistare il solo usufrutto, a un costo inferiore rispetto all’intera proprietà. Ma il problema è che le banche non concedono mutui a chi si trova in età avanzata. E la proposta irrevocabile di acquisto va firmata entro il 15 dicembre. Pena, la decadenza dall’opzione. E il rischio concreto di sfratto. Ma ciò che preoccupa di più sono i tempi stretti per la concessione del mutuo. Appena una settimana, perché tutto dovrà essere firmato entro il 22 dicembre. E se la banca mi fa storie? – ha raccontato Anna (nome di fantasia ndr) a Roma Today. Sono qui da oltre trent’anni, ho sempre pagato l’affitto. Oltre alle manutenzioni, perché questo case sono vecchie. Ho calcolato che sul mio appartamento ho investito oltre 100 mila euro. Ma nessuno me li scala. E adesso rischio di finire in mezzo a una strada.

Il sindacato scrive all’Enpam, e chiama in causa Comune Regione e Prefetto

Oltre 100 inquilini delle case ex Enpam a Fontana Candida hanno già firmato con il sindacato Asia USB. Chiedendo in qualche modo di essere tutelati. Nel caso in cui non riuscissero ad acquistare i loro alloggi prima di Natale. Così è partita la richiesta indirizzata a Comune e Regione. Oltre ovviamente all’Enpam. E al Prefetto. Per l’apertura di un tavolo urgente, che esamini la situazione degli affittuari di Fontana Candida. Perché perdere la casa dopo oltre trent’anni proprio sotto Natale nell’anno del Covid è una cosa che non si può sentire. Tra l’altro, il problema diventerebbe subito di assistenza alloggiativa, e in prospettiva anche di ordine pubblico e sicurezza socio sanitaria. Vedremo se il grido di allarme di questi cittadini verrà raccolto, e se sarà possibile trovare una diversa soluzione. Nell’interesse di tutti.

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