Case popolari, piano Marshall della Regione Lazio: ecco 54 milioni
Un piano di edilizia popolare e sociale che non ha precedenti dagli anni ’60 a oggi. Un vero e proprio piano Marshall. Sul piatto 54 milioni di euro che andranno a coprire il progetto messo a punto dalla Regione Lazio per dare un colpo all’annoso problema dell’emergenza abitativa. A siglare l’accordo il Governatore Francesco Rocca e il Mit, il ministero guidato da Matteo Salvini.
Il finanziamento
I fondi messi a disposizione ammontano a quasi 54 milioni di euro, di cui 43,9 provenienti da fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e oltre 10 milioni dalla Regione, grazie a risparmi e risorse inutilizzate in passato. Un lavoro certosino fatto attraverso i bilanci delle passate amministrazioni che ha permesso di reperire un vero e proprio tesoretto di finanziamenti stanziati e mai utilizzati. A questo si è aggiunto lo sforzo del Ministero che ha creduto nel piano regionale e ha deciso di dare il via libera al maxistanziamento.
Come saranno investiti i fondi
Innanzitutto si partirà dal recupero degli immobili ammalorati: dagli ascensori ai solai che crollano, dalle infiltrazioni ai servizi, al recupero delle facciate e all’efficientamento energetico Verranno effettuati lavori di manutenzione straordinaria su edifici pubblici e recuperati immobili pubblici e privati attualmente inutilizzati o sottoutilizzati. Inoltre, sono previsti nuovi interventi di edilizia sociale, mediante l’acquisto o la costruzione di nuovi immobili, per aumentare l’offerta abitativa pubblica e sociale. L’obiettivo principale è sostenere le famiglie con limitate capacità economiche che non possono permettersi né un mutuo né un affitto.
Le parole di Rocca
“Questo tipo di iniziativa – spiega il Governatore Francesco Rocca – non solo fornisce una soluzione abitativa, ma contribuisce anche a promuovere l’inclusione sociale, la coesione comunitaria e la riduzione delle disuguaglianze. Investire nell’edilizia sociale significa investire nel benessere e nella stabilità delle persone e delle famiglie che ne beneficiano, contribuendo così a costruire una società più equa e solidale”.