Caso Ferragni, deciderà la Procura di Milano. Il pg: “Consumatori doppiamente truffati”
Chiara Ferragni e il caso-pandoro: a indagare sarà la procura di Milano. Lo ha stabilito il pg della Cassazione che ha dipanato così la questione del conflitto di competenza tra la metropoli lombarda e Cuneo, stabilendo che la prima è “territorialmente competente”. La procura di Milano è competente in quanto è nel capoluogo lombardo che vengono firmati i contratti al centro dell’inchiesta per truffa aggravata. Per il pg della Cassazione “assume rilievo la stipula dei contratti tra la società Balocco e le società La Fenice srl e Tbs Crew srl, riconducibili all’imprenditrice, avvenuta in Milano l’11 novembre 2021, per realizzare, commercializzare e promuovere il prodotto in edizione limitata ‘Pandoro pink Christmas’, per la successiva campagna natalizia 2022”.
Risolta la disputa, la Procura di Milano competente
A metà gennaio la procura di Cuneo, in accordo con i colleghi di Milano, chiedevano alla procura meneghina gli atti del caso Ferragni sulla vendita solidale dei pandoro Balocco il cui ricavato doveva finanziare l’ospedale Regina Margherita di Torino permettendo così all’aggiunto Eugenio Fusco di attivare la disputa sulla competenza territoriale affidando la questione al procuratore generale della Corte di Cassazione. La contesa tra procure risolta quindi da un “terzo”. Per la procura piemontese l’eventuale ingiusto profitto, requisito previsto per la qualificazione del reato di truffa, si è realizzato a Fossano, dove ha sede la Balocco, mentre per la procura meneghina la competenza è legata all’influencer e alle modalità relative ai contratti di beneficenza.
La decisione rigarderà esclusivamente i pandoro e non gli altri fascisoli
Con la decisione motivata del procuratore generale, ora al pm Fusco immediatamente trasmessi tutti gli atti della procura perdente. La decisione riguarda esclusivamente i pandoro, non le bambole in collaborazione con Trudi o le uova di Pasqua con Dolci Preziosi, al centro di altri fascicoli, su cui per ora nessuno ha sollevato questioni di competenza.
Pg Cassazione: “Consumatori doppiamente truffati con pandori Pink”
I consumatori che hanno acquistato il pandoro Pink della Balocco pubblicizzato dall’influencer Chiara Ferragni “sono stati indotti in modo ingannevole” all’acquisto con un “duplice danno” scrive il pg aggiunto presso la Corte di Cassazione Alfredo Pompeo Viola nel provvedimento. Sia la “lesione della libertà contrattuale e di autodeterminazione del cliente”, si legge nel testo del pg, in quanto hanno effettuato una compravendita che, “in assenza di un messaggio pubblicitario manipolatorio della realtà, non avrebbe effettuato”, che per la “nella diminuzione del patrimonio” per l’acquisto di un prodotto “a prezzo maggiorato”, non trascurabile se si consideri “la totalità degli acquirenti su tutto il territorio nazionale”.
Immagini e dichiarazioni fuorvianti idonee a condizionare il consumatore
Le operazioni con intenti benefici, veicolate con “testi e immagini e rilasciando dichiarazioni nel video fuorvianti o quantomeno idonee a condizionare il consumatore nelle proprie scelte di natura commerciale”, sostiene il pg della Cassazione, riguarderebbero oltre la campagna dei pandori del 2022, anche la vendita delle uova di Pasqua Dolci Preziosi a favore dell’associazione ‘I bambini delle Fate’ e la vendita nel 2019 di un’edizione limitata della bambola Chiara Ferragni by Trudi con i ricavi destinati a un’associazione impegnata nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo. “Sussistono indici esteriori, di tenore non equivoco, idonei a dar conto di una unitaria programmazione, nell’ambito di un medesimo disegno criminoso, dei diversi fatti di reato, avuto riguardo all’unitarietà della spinta a delinquere, all’analogia del ‘modus operandi’ e al lasso temporale che separa i diversi episodi” scrive il pg.
Indagato anche il manager di Chiara Ferragni
Secondo quanto emerge dal provvedimento del pg della Cassazione sarebbe indagato anche Fabio Maria Damato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni, è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell’inchiesta della procura di Milano.
La Ferragni a disposizione delle autorità competenti
“Sono a disposizione delle autorità competenti” disse l’imprenditrice digitale, per chiarire la posizione sulla vicenda relativa alle vendite di beneficenza del pandoro Balocco Pink Christmas per cui ricevette la multa dall’Antitrust di un milione di euro per “pratica commerciale scorretta”. L’influencer è iscritta, inoltre, nel registro degli indagati per truffa aggravata. Dopo quanto accaduto è cominciata la fuga generale degli sponsor dall’influencer. Dall’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino hanno confermato, intanto, di aver ricevuto da parte di Chiara Ferragni una donazione di un milione di euro prima di Natale.