Caso Gianmarco Pozzi: nuova luce sulla tragica fine del giovane campione

Gianmarco Pozzi il caso

Michel Emi Maritato, criminologo, giornalista e docente, ha rilasciato un intervento sulla morte di Gianmarco Pozzi, il giovane trovato privo di vita nell’agosto 2020 sull’isola di Ponza. Pozzi, ex campione di kickboxing e residente a Frascati, era stato trovato nel giardino della sua abitazione dopo una caduta da circa tre metri di altezza, che gli aveva provocato una ferita mortale alla base del cranio.

Nonostante i soccorsi, il ragazzo era deceduto. La sua morte era stata inizialmente classificata come incidente, ma Maritato ha sollevato dubbi e invita a considerare altri scenari.

Caso Pozzi: l’appello per un’indagine più approfondita

A quattro anni dalla sua morte, la Procura di Cassino ha richiesto l’archiviazione del caso, ma la famiglia di Pozzi continua a cercare risposte. Maritato, infatti, ha messo in discussione la teoria del suicidio. Ha evidenziato dettagli che sembrano non essere compatibili con questa ipotesi. Ad esempio, il rinvenimento di una busta con filtri di sigaretta e uno scontrino di farmacia negli slip del giovane. Secondo il criminologo, un gesto del genere sarebbe incomprensibile in un caso di suicidio, e potrebbe nascondere un messaggio o un simbolo legato alla malavita.

Inoltre, Maritato ha sollevato perplessità sulla caduta, suggerendo che potrebbero esserci elementi che non si spiegano facilmente con la semplice ipotesi dell’incidente. Ha quindi chiesto agli inquirenti di non chiudere il caso prematuramente, invitandoli a indagare ulteriormente, poiché la famiglia di Gianmarco merita giustizia e risposte concrete.