Caso Sangiuliano, al via le analisi di cellulari e pc di Maria Rosaria Boccia

Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia

Dopo il sequestro di tre telefoni cellulari, un pc portatile, un tablet e un computer, sono iniziate questa mattina le perizie tecniche sugli apparati di Maria Rosaria Boccia. Un approfondimento chiesto dalla Procura per passare al setaccio i dati, i documenti ed eventuali foto e video che potrebbero rientrare nell’inchiesta del caso Sangiuliano.

In azione il Nucleo investigativo dei Carabinieri

Gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri del nucleo investigativo che adesso analizzeranno i dispositivi sequestrati: si tratta di tre cellulari, cinque schede sim, due pen drive, due pc e un tablet da cui gli investigatori estrapoleranno chat e documenti.

Le carte della Procura

Boccia è indagata dalla procura di Roma per i reati di violenza o minacce a corpo politico e lesioni personali. In particolare, come si legge nelle accuse formulate nel decreto di sequestro, Boccia ‘’dopo la fine della relazione affettiva extraconiugale con Sangiuliano e dopo aver appreso che la bozza del decreto di nomina firmata dal ministro era stata bloccata per volontà dello stesso’’ Sangiuliano, avrebbe contattato ‘’ripetutamente’’ l’ex ministro ‘’richiedendo appuntamenti, rifiutati; contattava ripetutamente gli uffici del Ministero per conoscere gli esiti della procedura di nomina”.

Tutti i dossier

Poi ancora: “informava Sangiuliano di una sua presunta gravidanza; contattava ripetutamente la moglie di Sangiuliano, con chiari ritenimenti alla sua relazione extraconiugale con il marito; simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente dal Sangiuliano; pubblicava progressivamente, senza il consenso di Sangiuliano, foto private, nonché foto oggetto di manipolazione che la ritraevano all’interno del Ministero; divulgava progressivamente e in modo frammentato, ai media e sui social, notizie attinenti alla sua relazione con il Sangiuliano, al suoi rapporti con il Ministero per la Cultura e all’accesso a documenti e informazioni riservate del Ministero, ogni volta alludendo alla disponibilità di altre notizie compromettenti per il ministro’’.