Castelli Romani, imprenditore trasforma terreno in discarica abusiva: poi dà fuoco ai rifiuti tossici (FOTO)

discarica abusiva andata a fuoco a Lanuvio, nei Castelli Romani

Aveva trovato modo di risparmiare sullo smaltimento dei rifiuti. Li accatastava nel suo terreno e poi, quando diventavano troppi, li bruciava. Peccato che, essendo rifiuti speciali – come risulta edile, tra cui bombole di acetilene, guaina e diverse bombolette di vernici – il rogo che ne scaturiva fosse tossico per l’ambiente, soprattutto per le abitazioni vicine, che si trovavano a pochi metri dal terreno incriminato.

Ma, a seguito dell’incendio avvenuto nei giorni scorsi in via Scassati a Lanuvio, ai Castelli Romani, la Polizia Locale intervenuta insieme ai vigili del fuoco, ha scoperto una discarica a cielo aperto con la presenza di rifiuti pericolosi, proprio vicino alle abitazioni.

12 metri cubi di rifiuti tossici

L’area interessata, un terreno incolto di circa 2 ettari non edificato, “ospitava” circa 12 metri cubi di materiale vario, che comprendeva per l’appunto rifiuti come bombolette di vernici, bombole di acetilene materiale di risulta edile e guaina per la copertura edile.

I caschi bianchi hanno identificato il proprietario del terreno, un imprenditore, e lo hanno denunciato. L’uomo sarà deferito alla Procura della Repubblica di Velletri, per combustione illecita di rifiuti, reato per il quale sarebbe anche prevista la reclusione da 2 a 5 anni, che diventano rispettivamente 3 e 6 in caso di rifiuti pericolosi, con obbligo per il responsabile di bonificare l’area a proprie spese.

Il contrasto all’abbandono dei rifiuti

“Siamo costantemente impegnati con i nostri agenti nell’opera di contrasto dell’abbandono di rifiuti, spesso aggravato dallo smaltimento illecito attraverso la combustione”, spiega il comandante della Polizia Locale di Lanuvio, dott. Sergio Ierace.

I pericoli e i danni all’ambiente derivata dall’abbandono dei rifiuti (su aria, suolo, falda acquifera) sono facilmente immaginabili. Gli sforzi della Polizia Locale e della Protezione Civile, attraverso servizi mirati nelle zone maggiormente a rischio, sono rivolti all’intervento immediato per l’individuazione dei responsabili e la repressione di tali condotte criminali.
“Per questo – sottolinea il Comandante Ierace – rivolgiamo un appello a tutti i cittadini e a coloro che potranno fornire eventuali informazioni per la ricostruzione dei fatti. Solo con la compartecipazione di tutte le forze in campo sarà possibile assicurare i responsabili alla giustizia”.