“C’è gente che non prende soldi da febbraio”, denuncia la Meloni in Rai

Meloni soldi

Milioni di persone senza soldi da febbraio denuncia la Meloni. “C’è gente che non percepisce lo stipendio da troppo tempo o ha chiuso l’attività”, e questo fa arrabbiare la leader di Fratelli d’Italia che lo dice a chiare lettere alla Rai, nella trasmissione La Vita in Diretta, rispondendo ad Alberto Matano.

Dal governo “non c’è stata la capacità di dare risposte in tempo reale ai cittadini”, è “intollerabile – dice la Meloni – che ci siano milioni di persone che hanno visto l’ultimo stipendio a febbraio, che ancora oggi stiano aspettando la cassa integrazione”. E “decine di migliaia di imprenditori che stavano già in difficoltà hanno dovuto anticipare i soldi di quella cassa integrazione ai loro dipendenti”.

Meloni, quei soldi a imprese e lavoratori

Noi stiamo facendo la nostra parte, rivendica la presidente di Fratelli d’Italia. E “abbiamo anche votato lo scostamento di bilancio per fare arrivare quei 55 miliardi stanziati a lavoratori e imprese”.

Altro argomento toccato nella trasmissione il caso Bonafede. Lo Stato non può piegarsi alla mafie, per questo il centrodestra “chiederà la sfiducia” del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha detto la Meloni.

Le polemiche sulla giustizia

Riferendosi alle rivolte scoppiate all’inizio della diffusione del coronavirus, Meloni ha aggiunto: “Uno Stato serio, davanti a dei risoltosi che lo vogliono piegare, è lui a piegare i rivolti.

Uno Stato serio spiega che non esiste un posto più sicuro rispetto al contagio del coronavirus dell’isolamento di un carcere. E prende provvedimenti esemplari contro i rivoltosi”, ha detto.

“Invece Bonafede ha messo nel Cura Italia un articolo che prevedeva l’uscita dal carcere per rischio contagio per una serie di detenuti (…) permettendo l’uscita di decine e decine di mafiosi. Questo significa – continua Meloni – piegarsi alla mafia”. “Bonafede si deve dimettere, noi chiederemo la sfiducia. Speriamo che il Parlamento abbia un sussulto di dignità. Perché non possiamo permetterci uno stato che si piega alla mafia”, ha concluso la leader di Fd’I.