Cenone con tampone, è assalto a farmacie e ambulatori

Se non vivessimo in un momento difficile, per alcuni versi drammatico ci sarebbe quasi da sorridere. E si potrebbe dire che quest’anno c’è una nuova moda in città. Il cenone con il tampone. Infatti moltissime famiglie romane stanno intasando i telefoni e i centralini di farmacie e ambulatori per prenotare il test in tempo. E per poter affrontare in maniera più serena il cenone di Natale. Dove vigono le note restrizioni imposte dall’ultimo DPCM Conte, compreso il limite di sei persone a tavola. Se non appartenenti allo stesso nucleo familiare. E i divieti di spostamento dal proprio comune, nei giorni del 25 e del 26 dicembre. Comunque, la possibilità di avere un riscontro negativo (nel senso di essere immuni dal covid) al tampone farà sentir tutti più sicuri. Visto che verosimilmente nelle case saranno presenti anche bambini piccoli e anziani. Così circa il 10 per cento dei romani si sottoporranno al test veloce e al sierologico. Si tratta di oltre 350 mila persone, e in alcune farmacie siamo già quasi al tutto esaurito. Con oltre 100 esami previsti al giorno. E in molti casi sono stati previsti anche turni pomeridiani per esaurire in tempo le richieste.

Almeno 350 mila vogliono fare il tampone  prima di Natale

Numeri ‘boom’ per le richieste di effettuare il test rapido o il sierologico prima di Natale. E sentirsi più sicuri in famiglia o al cenone. Così le prenotazioni sono quasi esaurite, e in farmacia e negli ambulatori ci si prepara agli straordinari. “Arriveremo a Natale – spiega Marco De Martinis segretario regionale di Assofarm – a processare una media di cento tamponi al giorno». E non è escludo che alcune domande alla fine resteranno inevase. «La maggior parte delle richieste è a scopo precauzionale, non si tratta di persone entrate a contatto con un caso sospetto o sintomatiche – aggiunge Eugenio Leonardi, neo segretario della Federfarma Lazio. Ma ci teniamo comunque a dire alla cittadinanza che anche un tampone negativo non dà libertà di trascorrere poi il Natale con tante persone. Perché  l’analisi fotografa solo la situazione di un soggetto in quel determinato momento». Un altro dato interessante: «Le richieste arrivano anche da cittadini che stanno per rientrare in Italia dall’estero – prosegue Leonardi – anche se poi questi soggetti dovranno svolgere la quarantena».

Al momento, delle 360 farmacie che nel Lazio effettuano i test, le prenotazioni viaggiano sulle 100 al giorno. E da qui a Natale la stima conta 360mila romani pronti a sottoporsi al tampone. «Il servizio sta dimostrando la sua efficacia», commenta il presidente dell’Ordine dei farmacisti Emilio Croce. Finora gli esiti sono rassicuranti: «Su una media giornaliera di 50 tamponi, senza considerare le prenotazioni per le feste – conclude il numero uno di Federfarma Lazio – i positivi non superano il 7%”.

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