Cerveteri, rubano la caldaia alla nonna di 95 anni: ma dopo gli appelli social gliela riportano

Cerveteri, un gesto vile che ha lasciato una 95enne sola e disabile senza riscaldamento, gas e acqua calda. La notte tra sabato e domenica scorsa, ignoti hanno sottratto la caldaia dalla casa dell’anziana a Cerveteri, scatenando rabbia e indignazione tra i familiari e l’intera comunità. La notizia ha fatto rapidamente il giro dei social, mobilitando i cittadini e spingendo i carabinieri della locale stazione di via Pertini ad avviare immediate indagini per risalire ai responsabili.
Un ripensamento inatteso
Dopo poche ore dal furto, la sorpresa: la caldaia è stata riconsegnata. Qualcuno l’ha lasciata di fronte alla porta della signora, permettendole di riaverla senza ulteriori danni. La nipote dell’anziana ha provveduto a rettificare la denuncia ai carabinieri, che sono intervenuti per restituire ufficialmente l’elettrodomestico alla legittima proprietaria. Alcuni lavori tecnici sono stati necessari per rimetterla in funzione, ma alla fine la situazione si è risolta positivamente.

Un caso isolato o un fenomeno ricorrente?
Non sarebbe il primo episodio di questo genere a Cerveteri. Nei mesi scorsi, un’altra caldaia è stata sottratta nella notte in una zona rurale della città. Gli inquirenti non escludono che dietro questi furti possa esserci una banda specializzata nella rivendita di impianti rubati a prezzi inferiori sul mercato nero. L’eventualità che i responsabili abbiano avuto paura di essere scoperti ha forse giocato un ruolo nella decisione di restituire l’oggetto rubato. I carabinieri stanno vagliando ogni ipotesi investigativa e non intendono sottovalutare il caso, specialmente se dovessero verificarsi altri episodi simili nella zona.
Sicurezza e controlli sotto accusa
Il furto e la conseguente restituzione della caldaia hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza nel territorio. La zona in cui si è verificato il furto non è coperta da telecamere pubbliche, ma alcune attività commerciali nelle strade limitrofe dispongono di impianti di sorveglianza che potrebbero fornire elementi utili alle indagini. Nel frattempo, alcuni esponenti politici locali hanno sollevato il problema della carenza di personale nella Polizia locale, già in sottorganico e con risorse economiche ridotte di 30mila euro rispetto all’anno precedente. La richiesta di potenziare i controlli e aumentare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio è diventata più pressante che mai.
Un epilogo che lascia interrogativi
Se da un lato il lieto fine ha rassicurato la vittima e la sua famiglia, dall’altro la comunità rimane scossa. Il gesto di restituire il maltolto non cancella la gravita di quanto accaduto. Il timore è che simili episodi possano ripetersi e che dietro questi furti si celi un sistema più ampio di ricettazione. Le autorità locali e i cittadini chiedono maggiore vigilanza per evitare che situazioni del genere possano ripetersi e mettere in pericolo le fasce più vulnerabili della popolazione.