Che c’entra una piccola clinica emiliana con la lotta al coronavirus?
Clamorosa denuncia di Fratelli d’Italia, la voglia di protagonismo della regione Lazio rischia di mettere ancora più a rischio i pazienti affetti da coronavirus. La scelta di individuare come punto Covid19 una piccola clinica privata di proprietà di un gruppo dell’Emilia Romagna nella lotta al coronavirus lascia dubbi. Li esplicitano Giancarlo Righini, consigliere regionale e Roberta Angelilli, dell’esecutivo politico nazionale di FdI.
Il sospetto è che si tratti di un’operazione che privilegia determinati privati…
Quella piccola clinica emiliana e il coronavirus
“Chiediamo alla Regione Lazio di spiegare la scelta di allestire un Ospedale Covid in una piccola clinica privata specializzata in cardiochirurgia, appartenente ad un gruppo imprenditoriale dell’Emilia Romagna.
Vorremo sapere in base a quali criteri scientifici l’Istituto Clinico Casal Palocco può essere considerato alla stregua dello Spallanzani, della clinica Columbus – Gemelli e del polo universitario Tor Vergata. Possibile che l’ICC – Casalpalocco risponda agli stessi requisiti di importanti policlinici?
Per fare chiarezza sulle procedure amministrative e sui costi economici di questa scelta richiederemo l’audizione dell’assessore D’Amato, capo dell’Unità di Crisi, in Comitato regionale di controllo contabile. Riteniamo comunque che questi fondi erogati al ICC Casalpalocco, potevano essere investiti nella sanità pubblica. Nel Lazio già esiste una struttura come il Forlanini e riteniamo che sia più facile e veloce riattivare un ospedale, eccellenza per la chirurgia toracica e le malattie respiratorie, che già esiste e che si trova in posizione strategica essendo adiacente allo Spallanzani ed al San Camillo”.
Chiarire tutte le operazioni strombazzate da D’Amato
Le operazioni strombazzate dall’assessore D’Amato a suon di comunicati dovranno essere chiarire una per una. Nel momento dell’emergenza – manda a dire Fratelli d’Italia – non si può lasciare spazio a sospetti di iniziative di dubbia rilevanza scientifica.
Prima di trasportare malati in una clinica cardiochirurgica ci si pensi mille volte. Non è ammissibile far rischiare le persone colpite dal coronavirus.