“Che ti guardi?”, e riempie di pugni il nipote di Bud Spencer: paura a Prati

Naso, zigomo e tre denti tutti fratturati da pugni sferrati in strada mentre era dentro la sua auto. Violenza a Prati contro il nipote di Bud Spencer, l’attore e sportivo noto per film come “Lo chiamavano Trinità” in cui sfoderava pugni che stendevano i suoi avversari.

L’aggressione

Alessandro Pedersoli, questo il nome del nipote del celebre attore, è stato vittima di un’aggressione senza alcun motivo apparente. “Pensavo volesse uccidermi” ha raccontato alla polizia che ha raccolto la testimonianza. “Ero fermo al semaforo e quello ha iniziato a urlarmi che lo stavo guardando, poi è scattata la furia”

Preso l’aggressore

Gli agenti del Commissariato Prati hanno visionato i tanti filmati delle telecamere presenti nella zona dell’aggressione. E sono riusciti ad arrestare l’aggressore. La polizia, su ordine del gip del tribunale capitolino, ha arrestato un 21enne originario di Pomezia, ritenuto l’autore di quella brutale aggressione avvenuta nell’ambito di una lite tra automobilisti sul Lungotevere delle Armi. Per il giovane nipote dell’attore, intanto, c’è una prognosi di 35 giorni e un difficile intervento dentale per ricostruire l’arcata fatta saltare con i pugni.

Le indagini

Dopo una serie di accertamenti avviati anche grazie alla collaborazione del Distretto di Ostia e al supporto dei militari della Compagnia carabinieri di Pomezia, è emerso che l’auto su cui viaggiava l’aggressore era stata presa a noleggio. A quel punto arrivare all’identificazione è stato un gioco da ragazzi. Sulla base degli elementi raccolti, il pm ha chiesto ed ottenuto dal gip l’emissione di una misura cautelare. Sono stati gli stessi agenti del commissariato Prati ad eseguire il provvedimento restrittivo. Dopo gli atti di rito, l’indagato è stato portato in carcere.