Chi potrebbe essere il prossimo Papa? Il nome del successore di Papa Francesco dopo il Conclave

Papa Francesco è morto nel giorno di Pasquetta all’età di 88 anni. Una notizia terribile per tutto il mondo, arrivata come un fulmine a ciel sereno: dopo una lunghissima degenza in ospedale, al Policlinico Gemelli, i fedeli avevano sperato nel lieto fine soprattutto dopo aver visto il Pontefice nella domenica di Pasqua. Nessuno poteva immaginarsi di risvegliarsi così, in un giorno che sarebbe dovuto essere di festa: Bergoglio, al Vaticano dal 2013, si è spento a Casa Santa Marta a causa di un ictus e un collasso cardiocircolatorio irreversibile.
Ora il Vaticano ha diffuso la prima foto del Santo Padre nella bara semplice, come ha voluto lui stesso. Presto si deciderà la data del funerale, poi inizierà l’iter verso il Conclave e quella fumata bianca che farà scoprire il nome del successo di Bergoglio. Ma chi potrebbe essere il nuovo Papa dopo Francesco?

Chi sarà il nuovo Papa? I favoriti, ci sono anche italiani
Dal 1378 vengono selezionati solo i cardinali e ora ci sono già i nomi dei ‘papabili‘, quelli più gettonati per diventare Papa. Il futuro Pontefice, per essere tale, deve ricevere almeno due terzi dei voti da quei cardinali che hanno meno di 80 anni e che, quindi, partecipano al Conclave. A poco più di 24 ore dalla morte di Bergoglio, ci sono diversi nomi. Si tratta, però, di supposizioni e tutto può cambiare. Basti pensare che Papa Francesco all’epoca era considerato forse troppo anziano per essere eletto Pontefice e Woytila non figurava in nessuna lista dei favoriti prima di quel Conclave del 1978 che lo ha eletto.
Ecco, però, la lista dei papabili:
- Peter Erdo: 72 anni, arcivescovo di Budapest e primate d’Ungheria. Lui è stato eletto due volte a capo del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e ha contribuito a organizzare gli incontri di Francesco in Vaticano sulla Famiglia, nel 2014 e nell’anno seguente;
- Reinhard Marx, 71 anni, arcivescovo di Monaco e Frisinga che è stato scelto da Papa Francesco come consigliere chiave nel 2013, quando è stato eletto;
- Marc Ouellet, 80 anni, dal Canada. Lui ha guidato l’ufficio vescovile del Vaticano per oltre 10 anni ed è stato in carica fino al 2023. Dal gennaio 2023 prefetto emerito del Dicastero per i vescovi e presidente emerito della Pontificia commissione per l’America Latina;
- L’italiano Pietro Parolin, 70 anni. Lui è segretario di Stato di Francesco dal 2014 e ha una posizione importante nella gerarchia cattolica;
- Robert Francis Prevost Prevost, americano, 69 anni, viene da Chicago. Lui è presidente della Pontifica Commissione per l’America Latina e prefetto del Dicastero per i vescovi;
- Robert Sarah, 79 anni, originario della Guinea e a capo dell’ufficio liturgico del Vaticano in Pensione. Dal 2021 prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti;
- Christoph Schoenborn, 80 anni, arcivescovo di Vienna e studente di Benedetto. Dal 2 maggio del 2024 è presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione ed è considerato tra i papabili per il suo spirito conservatore, per le sue doti diplomatiche e per l’apertura al dialogo;
- Luis Antonio Gokim Tagle, 67 anni, dalle Filippine. Lui sembrerebbe essere la scelta di Francesco per il primo Papa asiatico. E’ diventato vescovo nel 2001, poi 10 anni dopo è stato promosso arcivescovo metropolita di Manila da Papa Benedetto XVI. Dal 2019 ha lasciato Manila su iniziativa di Papa Francesco e ha assunto ruoli di primo piano presso la Curia Romana.
- Matteo Maria Zuppi, italiano, 69 anni, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Lui è legato alla Comunità di Sant’Egidio. Lui, tra l’altro, è stato nominato parroco della Chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela e nel 2012 è stato nominato vescovo ausiliare di Roma e vescovo titolare di Villanova.
Come funziona il Conclave: tutti gli step per eleggere il nuovo Papa
Ma come funziona il Conclave? E quando inizia? Secondo il testo liturgico, il Conclave si deve tenere tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Pontefice, quindi in questo caso tra il 5 e il 10 maggio. Parteciperanno solo i cardinali elettori, quelli che non hanno compiuto 80 anni: saranno, quest’anno, 138 e ci saranno rappresentanti di tutti i continenti.
Loro si dovranno riunire nella Cappella Sistina, che per l’occasione sarà sigillata per garantire la massima segretezza del voto. Dovranno scrivere il nome del candidato nuovo Papa su una scheda, che verrà poi deposta in un calice. Una volta terminata la votazione, le schede saranno scrutinate e ci saranno i risultati. Per eleggere il nuovo Pontefice servirà una maggioranza dei due terzi dei voti: se non si arriverà a questo, le schede verranno bruciate e ci sarà la conosciuta fumata nera. La fumata sarà bianca quando verrà eletto il nuovo Papa. Dopo l’elezione, sarà il cardinale Protodiacono a dare l’annuncio: “Habemus Papam” e il nuovo Pontefice si affaccerà dalla loggia e mostrerà a tutti, per la prima volta, il suo volto.