Chiedi chi era Salvo D’Acquisto: a Palidoro l’omaggio al carabiniere eroe (video)

carabinieri san pietro

Cerimonia per il 78esimo anniversario del sacrificio del vice brigadiere medaglia d’oro al valor militare alla memoria Salvo D’Acquisto. Stamattina a Fiumicino (Roma), presso la Torre di Palidoro, in occasione, alla presenza del fratello, Alessandro, e di alcuni parenti degli ostaggi, il Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora”, generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio, ha deposto una corona d’alloro alla “Stele” nel luogo dove il sottufficiale dei carabinieri venne trucidato.

Un picchetto di Carabinieri ha reso gli onori militari ed è stata data lettura della motivazione della medaglia d’oro al valore militare. Alla cerimonia erano inoltre presenti il presidente dell’Associazione nazionale carabinieri, generale di corpo d’armata Libero Lo Sardo, il generale di divisione Antonio de Vita, comandante della Legione Carabinieri “Lazio”, il generale Lorenzo Falferi, comandante provinciale dei Carabinieri di Roma e vari rappresentanti delle istituzioni, delle forze armate e delle forze dell’ordine, un nutrito gruppo di appartenenti alle sezioni dell’Associazione nazionale carabinieri e membri della rappresentanza militare oltre a tantissimi cittadini e alcune scolaresche di Passoscuro, Fiumicino.

Chi era Salvo D’Acquisto: si è sacrificato per 22 persone

“Salvo D’Acquisto era un ragazzo molto buono che aiutava tutti. Un ragazzo coraggioso, leale, che voleva bene a tutti”, ricordano ancora oggi gli abitanti di Palidoro.

È tuttora in corso il processo di beatificazione di Salvo D’Acquisto. Nato a Napoli nel 1920, riporta il sito Santi e beati, «di carattere mite e silenzioso, era attaccatissimo ai suoi e amava la disciplina e il lavoro. Maturò la sua personalità in scuole religiose e nel 1939 entrò nell’Arma dei Carabinieri, segnalandosi sempre per attaccamento al dovere, dedizione al prossimo e amore alla Patria. Il 23 settembre 1943, mentre era vice-comandante della stazione dell’Arma di Palidoro, si offrì per salvare la vita a 22 ostaggi che stavano per essere fucilati e prese il loro posto davanti al plotone d’esecuzione; aveva 22 anni. La sua causa di beatificazione per l’accertamento dell’eroicità delle sue virtù si è svolta presso l’Ordinariato Militare d’Italia, con un supplemento d’inchiesta nella diocesi di Napoli, dal 1983 al 1991. Una nuova indagine si è resa necessaria nel 1999 per indagare la possibilità di un martirio “per testimonium caritatis heroicis” (“in base all’eroica testimonianza della carità”). I suoi resti mortali riposano dal 1986 nella prima cappella a sinistra della basilica di Santa Chiara a Napoli».