Chiude anche il Salone Margherita: la Banca d’Italia ci farà un garage?
“Dobbiamo portare via le nostre cose dal Salone Margherita”
La storia del Salone Margherita da Totò al Bagaglino
Il teatro fu inaugurato nel 1898 e diventò famoso nel 1972 quando iniziò ad ospitare il programma televisivo “Il Bagaglino”. Dopo oltre 120 anni di continua attività, la Banca d’Italia, proprietaria dell’immobile, nel luglio 2017 ha messo in vendita il Salone Margherita ricevendo solamente tre offerte di acquisto, tutte rigettate al mittente. Negli anni sono passati giganti dello spettacolo. Da Ettore Petrolini ad Aldo Fabrizi, da Totò a Oreste Lionello. L’ultimo spettacolo, prima della chiusura per Covid, con Maurizio Mattioli (nella foto). Ora il sipario è calato definiivamente.
Qualcuno svegli la Raggi: non esistono solo le piste ciclabili
Nel 2017, si tenne una raccolta firme online indirizzata al Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, al Ministro della Cultura ed al Sindaco di Roma Virginia Raggi dal titolo “No Alla Vendita del Salone Margherita” per chiedere il massimo impegno contro la vendita. Ovviamente l’appello cadde nel vuoto. La sindaca è troppo presa dalle aiuole da tagliare e dalle piste ciclabili. All’epoca, la lamentela dei gestori del teatro era che la Banca d’Italia lo trattava come un garage. Un’ipotesi finale, paradossalmente, da non escludere.