Ciampino, lite in famiglia, donna di 65 anni uccide un fratello a coltellate e ferisce l’altro

Ciampino, carabinieri in azione
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Ciampino, lite in famiglia, donna di 65 anni uccide un fratello a coltellato e ferisce l’altro: una lite domestica ha avuto un epilogo drammatico, con la morte di Pasquale Tufano, un geometra di 66 anni, ucciso dalla sorella Amelia, di 64. L’episodio si è verificato nella loro abitazione di viale Kennedy, dove vivevano insieme alla madre anziana, presente al momento del fatto, ma rimasta illesa.

Ciampino, lite in famiglia

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo e della stazione di Ciampino, intorno alle 20, Pasquale stava preparando la cena nella cucina di casa quando tra lui e la sorella è scoppiata una discussione. Amelia, in preda a un impeto di rabbia, avrebbe afferrato un coltello da cucina e colpito più volte il fratello, infliggendogli ferite letali all’addome e alla schiena. Le grida provenienti dall’abitazione hanno allertato i vicini, che hanno richiesto l’intervento dei soccorsi.

Donna di 65 anni uccide un fratello a coltellato e ferisce l’altro

I carabinieri, giunti sul posto, hanno eseguito un sopralluogo e sequestrato diversi oggetti, tra cui il coltello utilizzato nell’aggressione. Sul luogo è intervenuto anche il medico legale, che ha constatato la morte della vittima e rilevato le molteplici ferite inflitte. La madre, testimone indiretta dell’accaduto, è stata affidata alle cure mediche a causa dello stato di choc.

Il contesto familiare

La famiglia Tufano, originaria di Ciampino, abitava da anni nella villetta bifamiliare dove si è consumato il dramma. Pasquale era una figura rispettata, nota per la sua riservatezza e serietà. Dopo la scomparsa del padre, era rimasto a vivere con la madre e la sorella Amelia, che da tempo soffriva di un disturbo della personalità. Quest’ultima era seguita da un centro di igiene mentale, ma nonostante il suo stato di salute e alcuni precedenti episodi di tensione familiare, non erano mai state presentate denunce né si erano mai verificate aggressioni fisiche.

L’indagine

Amelia è stata immediatamente arrestata e condotta in caserma per essere interrogata. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica dell’aggressione e comprendere le cause che hanno portato alla tragica lite. La situazione familiare, pur segnata da tensioni, non aveva mai fatto presagire un’escalation di tale gravità.