Cimitero Acattolico di Roma: la leggenda del fiore dei desideri della “sposa cadavere”

Elisabeth Wegener-Passarge Cimitero Acattolico di Roma

Nel famoso Cimitero Acattolico di Roma, all’interno delle Mura Aureliane, incastonata come un prezioso segreto, si trova la tomba di Elisabeth Wegener-Passarge, una giovane ragazza tedesca scomparsa nel 1902 all’età di diciotto anni. Mancavano soli quindici giorni al suo matrimonio. Era fidanzata con lo scultore Ferdinand Seeboeck, il quale, devastato dalla sua morte prematura, scolpì personalmente il suo monumento funebre, trasformando il dolore in un’opera d’arte eterna.

La scultura evoca una storia romantica e alimenta l’aura di mistero che circonda la sua figura. Questo monumento, con l’epigrafe scritta in italiano e tedesco, testimonia un amore interrotto ma non dimenticato, evocando le atmosfere gotiche di La sposa cadavere, il celebre film di Tim Burton.

La sposa cadavere racconta la storia di Victor, che inavvertitamente si trova a giurare amore eterno a Emily, una giovane sposa morta che si risveglia dall’oltretomba per rivivere l’amore. La trama esplora il contrasto tra il mondo dei vivi e dei morti, con una sposa defunta che cerca di ricongiungersi al proprio amore, proprio come Elisabeth la cui memoria è mantenuta viva da chi visita la sua tomba.

L’epigrafe e il monumento funebre nel Cimitero Acattolico

La statua è accompagnata da un’epigrafe in italiano e tedesco che recita: “ELSBETH M. WEGENER PASSARGE / 5 JUNI 1902 / Ella passò da un dolce sogno d’amore / alla vita degli angeli! / Die sanften edlen Züge / Verewigte in diesem Marmor / Der Verlobte / Ferdinand Seeboeck”.

Questa dedica, che esprime l’affetto eterno del fidanzato, trasforma la tomba in un monumento d’amore immortale. La fanciulla è ritratta in una posa tranquilla e delicata, sembra serenamente addormentata. È avvolta in un corpetto e con un lenzuolo che copre le sue gambe.

La leggenda del fiore dei desideri

I visitatori spesso lasciano un fiore nella mano sinistra della scultura, sperando che Elisabeth esaudisca un desiderio. Questa tradizione, associata a un gesto di devozione, contribuisce ad alimentare il fascino del luogo, dove l’amore eterno è diventato leggenda, richiamando il legame mistico tra vita e morte, proprio come nella storia di Emily, la protagonista del film di Burton.

Il Cimitero Acattolico rimane un luogo che ispira riflessione, dove le storie di chi vi riposa si intrecciano con le leggende, e dove Elisabeth Wegener-Passarge, con il suo tragico destino, continua a commuovere e attrarre i cuori di chiunque vi passi.

Con il suo paesaggio silenzioso e le sue tombe ricche di storia, il cimitero ospita anche altri personaggi illustri. Ad esempio, in questo stesso luogo riposano i poeti John Keats e Percy Bysshe Shelley. L’insieme di cipressi, violette e monumenti scolpiti conferisce al luogo un fascino oscuro e nostalgico, carico di bellezza e mistero, proprio come le opere gotiche di Tim Burton.