Cinecittà, peruviana incinta abbandona l’appartamento occupato: “Liberato grazie al presidio dei residenti”
Si è conclusa con l’uscita volontaria della donna peruviana l’occupazione abusiva di un appartamento sfitto al civico 30 di viale Ciamarra, nella zona di Cinecittà Est. Incinta di sette mesi, la donna aveva preso possesso dell’immobile domenica 8 dicembre, nonostante l’assenza di luce, gas e riscaldamento. Dichiarava di aver pagato per ottenere la casa e si era rifiutata di accettare offerte alloggiative alternative.
Tuttavia, la pressione esercitata dagli inquilini del condominio, che presidiavano giorno e notte l’appartamento per evitare ulteriori occupazioni da parte di altri connazionali della donna, ha portato sabato sera alla sua decisione di chiamare le forze dell’ordine e abbandonare l’immobile.
“È una vittoria di squadra”
La vicenda rappresenta una vittoria per gli abitanti della scala C del condominio, stanchi delle frequenti occupazioni abusive nella zona. “È una vittoria di squadra”, hanno commentato i residenti, che continueranno il presidio fino a quando l’appartamento non sarà chiuso e messo in sicurezza dalla proprietà, l’Enasarco.
Presunto giro di racket delle occupazioni abusive
Gli eventi hanno messo in luce un presunto racket delle occupazioni abusive, aggravando una “guerra tra poveri” che i residenti ritengono di dover combattere al posto delle istituzioni. “Abbiamo chiesto fin dalle prime occupazioni che venisse ripristinata la sicurezza e il rispetto delle leggi, ma non può essere delegato tutto a noi cittadini”, ha dichiarato un abitante del quartiere.
De Simone (Fdi): Contrastare le occupazioni abusive è possibile
L’episodio ha evidenziato rimpalli di competenze tra le istituzioni, ma anche il ruolo decisivo dei cittadini nel difendere i propri diritti. Cristina De Simone, consigliera di Fratelli d’Italia al VII Municipio, ha sottolineato l’importanza di far rispettare le regole: “Questo episodio dimostra che contrastare le occupazioni abusive è possibile. La strada giusta è quella del diritto e del rispetto delle leggi: gli italiani vogliono vivere nella legalità“. L’episodio, pur evidenziando le difficoltà di gestione da parte delle istituzioni, rappresenta un segnale di speranza per i residenti, che auspicano maggiore attenzione e interventi risolutivi per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive nel quartiere.