Cinema, a Roma multisale come città fantasma. E Hollywood punta sullo streaming per Natale

Le multisale come città fantasma, anche a Roma. Tutto chiuso per l’emergenza covid, con il mondo del cinema e del teatro letteralmente in ginocchio. Ma non pesano solo i mancati incassi al botteghino, perchè ormai da molti anni le proiezioni avvenivano in larga parte nelle multisale. In tutto il mondo, e anche a Roma. Luoghi che si erano trasformati via via in veri e propri centri commerciali, con al loro interno un po’ di tutto. Dalle palestre ai ristoranti, passando per Game Center e sale multimediali. E spesso si poteva trovare anche il centro estetico per le signore. E molto altro. Adesso, queste cattedrali nel deserto fanno tristezza e se possibile anche un po’ di paura. Come ad esempio la zona del Warner Village a Roma Ovest, a lato dell’autostrada Roma Fiumicino. Muro di cinta invalicabile, maxi parcheggio desolatamente vuoto. E cancellata chiusa, impossibile anche gettare un’occhiata all’interno. Con decine di attività commerciali che qui avevano fatt ricchi investimenti. E che adesso rischiano di fallire. O che se hanno al forza, dovranno delocalizzazione altrove. Gli aiuti al cinema e all’audiovisivo, il Governo li avrebbe  anche promessi. E stanziati, almeno in parte. Ma si tratta di risorse largamente insufficienti. Mentre attori, maestranze e mondo dell’indotto spesso non hanno diritto neppure alla cassa integrazione.

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Il web e streaming salveranno il cinema? Hollywood ci crede, attori e produttori ci sperano. Ma per i gestori delle sale sarebbe la fine

La rivoluzione del cinema potrebbe alla fine passare per streaming e per le grandi piattaforme multimediali. Come riporta il quotidiano online ‘in 20 righe’, in un articolo firmato da Oriana Mariotti. Perchè sembra che anche Hollywood abbia capito la gravità della situazione. E dopo una lunga resistenza, abbia deciso almeno in parte di voltare pagina. A fronte di una flessione del prodotto cinematografico che viaggia stabilmente in doppia cifra da dieci mesi. Allora largo alla rete, già per le pellicole che usciranno per le imminenti festività natalizie. Come Wonder Woman 1984, del colosso statunitense Warner Bros. Che sarà visibile da subito su HBO Max. O l’attesissimo Matrix 4. L’idea di utilizzare sale più piccole o altre soluzioni ormai non regge più, hanno fatto sapere dagli Studios. E così i mancati incassi al botteghino dovrebbero essere almeno in parte ristorati dai nuovi abbonamenti sulle piattaforme multimediali. Dobbiamo essere granfi e coraggiosi, ha dichiarato Ann Sarnoff, numero uno di Warner Media Studios. E comunque si tratterà di una soluzione temporanea, al massimo per un anno. Sarà, ma intanto il 60% delle sale che avevano riaperto in estate ha richiuso anche negli USA. E da noi va anche peggio, perché al cinema non si può andare per legge. Basteranno televisione  abbonamenti per salvare il sistema? Forse. Ma per le piccole realtà il destino sembra segnato. E altri lavoratori rimarranno certamente per strada.

https://www.in20righe.it/2020/12/06/il-cinema-americano-cede-alle-ragioni-della-pandemia-ed-esce-in-streaming/