Cinema Metropolitan, altro che riqualificazione. A via del Corso barboni e degrado
Lo storico cinema Metropolitan a via del Corso doveva essere oggetto di un intervento di riqualificazione urbana importante. Che prevedeva una parte di oltre 2000 metri quadrati trasformati in commerciale, e una sala per proiettare le pellicole da 99 posti. Il tutto, con circa 7 milioni di oneri concessori a carico dei privati. Ma purtroppo dall’annuncio della Raggi del marzo 2019, non si è visto più nulla. E attorno all’ex convento trasformato in cinema che dal 1948 porta il nome di Metropolitan in omaggio al celebre film, continuano a fiorire bancarelle improbabili. Mentre la tettoia e gli spazi dell’edificio ormai da 12 anni sono rifugio per barboni e sbandati.
Eppure ecco quanto dichiarava la sindaca appena due anni fa: “Dopo 10 anni poniamo fine a una situazione di degrado, era un cinema dismesso e oggi inizia il percorso per tornare a nuova vita». Raggi aveva anche aggiunto: «L’edificio tornerà alla prima vocazione, quella di tanti anni fa. La proprietà (Dm Immobiliare, ndr) mette a disposizione per 120 giorni l’anno una sala per attività culturali». Il contributo per le opere pubbliche stabilito per 7 milioni di euro «andrà a riqualificare — aveva continuato la sindaca — il cinema Apollo per il quale è già attivo il progetto per la rimozione dell’amianto e poi l’Airone».
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Per la Regione la riqualificazione del Metropolitan non è stata condivisa
Dovevano venirci due grandi marchi del commercio come Uniqlo e Primark. E insieme al commerciale, sarebbe stata garantita anche la originaria destinazione a cinema del Metropolitan. Con una sala più piccola, da 99 posti. Questo in sintesi il progetto del Comune, che attualmente è fermo in Regione. Tanto che la Raggi e i suoi hanno sollecitato la giunta Zingaretti a chiudere in fretta la conferenza dei servizi. Ma da via Cristoforo Colombo la risposta non si è fatta attendere. Perché sarebbe mancata una condivisione su come riqualificare il vecchio cinema. E questo pezzo centralissimo della Capitale.
“L’accordo di programma sull’ex Cinema Metropolitan è stato redatto esclusivamente dal Comune — hanno replicato ieri dall’assessorato all’Urbanistica regionale —. Mentre dovrebbe essere condiviso da tutte le istituzioni coinvolte. Ed è necessario mantenere il più possibile la destinazione culturale dell’immobile». La Regione inoltre, «ha fatto una legge sulla Rigenerazione urbana. Che il Comune di Roma non ha ancora recepito dopo quattro anni. E ha approvato una legge per tutelare i cinema, che non viene rispettata». Infine, «gli investimenti legati all’interesse pubblico dovrebbero ricadere interamente nel quartiere oggetto dell’intervento. Mentre in questo progetto di recupero vengono destinati anche in altri municipi della città distanti decine di chilometri». In via del Corso intanto dormono i senzatetto.