Circo Massimo: scontri, fumogeni, risse alla protesta degli ultras (video)

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Scontri al Circo Massimo a Roma. La manifestazione “dalle curve alla piazza” organizzata dai “Ragazzi d’Italia” ha dato luogo ad alcune tensioni, scongiurate dalle forze dell’ordine, giunte in forze in un secondo momento. All’inizio infatti le forze dell’ordine sono apparse sorprese dalle intemperanze di alcuni ultras, che hanno caricato la folta delegazione di giornalisti presenti al grido di “giornalisti terroristi”. Le truppe in assetto antisommossa sono intervenute allontanando i giornalisti. I manifestanti erano alcune centinaia, di cui circa un centinaio hanno lanciato fumogeni e bombe carta. Un cassonetto del vetro è stato rovesciato e le bottiglie sono state lanciate contro lo schieramento di polizia. Molti manifestanti hanno i cappucci e le mascherine sono state indossate per coprire i lineamenti.

Non è chiara la dinamica degli scontri

Ma chi sono? ultras, estremisti di destra o gente comune? Erano arrivati sfilando col tricolore da via dei Cerchi a via della Greca i rinforzi al Circo Massimo. In molti sono arrivati da Brescia e Verona. Gli organizzatori di Forza Nuova annunciano l’arrivo di altri quattro pullman, ma alla gente arrivata a Roma per manifestare poco interessa. “Siamo apolitici – racconta all’Adnkronos un manifestante arrivato da Brescia – ci conosciamo tutti, siamo amici. Il Garda è raso al suolo a livello economico. Siamo artigiani, commercianti, rappresentanti alimentari che servono ristoranti, ragazzi in cassa integrazione. La manifestazione è aperta a tutti, purché senza simboli politici. La maglietta bianca rappresenta questo”.

La polizia rifiuta di far spostare la protesta al Quirinale

“Speriamo di ottenere qualcosa, più tardi – spiega – una delegazione andrà al Quirinale: ciò che è stato fatto, se è stato fatto, evidentemente non è arrivato. La mia compagna lavora in una casa di riposo in provincia di Mantova e ancora aspetta che le facciano il tampone”. A far scattare la miccia degli scontri al Circo Massimo sarebbe stato però il rifiuto opposto ad alcuni manifestanti alla richiesta di spostarsi verso il Quirinale o, secondo l’alternativa proposta, a Montecitorio. Da qui il lancio di bottiglie contro le forze dell’ordine schierate a protezione di via della Greca e le bombe carta che hanno guastato la pace apparente della manifestazione al Circo Massimo. Poi c’è stata una furiosa rissa tra gli organizzatori ha dato il la a scontri con la Polizia e tentate oggressioni alla stampa.

In seguito la calma si è parzialmente ristabilita

Dopo i disordini in via dei Cerchi la folla è scesa al Circo Massimo. C’è chi indossa ancora il passamontagna calzato per gli scontri, chi ha in mano ancora le bottiglie di vetro raccolte dai cassonetti lasciati pieni e utilizzate contro le forze dell’ordine schierate in assetto di ordine pubblico. Dal palco finora deserto un uomo arrivato da Brescia ha chiesto un minuto di silenzio per i morti da Coronavirus ma la pace è durata poco. Poi di nuovo la corsa verso via della Greca, il lancio dei fumogeni e l’uomo dal palco che urla “Tornate qui, state rovinando tutto”. La colonna sonora della vivace manifestazione è stata l’inno nazionale. Finora ci sono stati 14 fermi e un arresto.