Civitavecchia, addio ai fumi delle navi: in porto inizia il cantiere per il ‘Cold Ironing’
Civitavecchia dà l’addio ai fumi neri, maleodoranti ed inquinanti delle navi ormeggiate: in porto inizia il cantiere ‘green‘ per il ‘Cold Ironing‘. Il Comune marittimo si prepara a voltare pagina sul fronte dell’inquinamento portuale. È ufficialmente iniziato nel porto di Civitavecchia il cantiere per dotare l’area portuale del sistema di alimentazione elettrica a terra, noto come ‘Cold Ironing‘, destinato a ridurre drasticamente le emissioni delle navi ormeggiate. Un progetto innovativo che pone il porto tra i più avanzati a livello europeo nel rispetto dell’ambiente e della qualità dell’aria. Il via libera alle attività cantieristiche dell’Autorità Portuale risale a ieri, 20 novembre: è stato pubblicato sull’albo pretorio comunale oggi 21 novembre.
Civitavecchia dà l’addio ai fumi neri delle navi
Il ‘Cold Ironing’, letteralmente “ferro freddo”, è una tecnologia che consente alle navi di spegnere i motori durante la sosta in porto, utilizzando l’energia elettrica fornita dalla rete terrestre. Questo sistema eliminerà il rilascio di gas nocivi e polveri sottili, migliorando l’aria per i residenti e i lavoratori del porto. A Civitavecchia, uno dei principali scali marittimi italiani, il progetto mira a rendere più sostenibile il traffico di crociere, traghetti e navi commerciali che ogni anno movimentano milioni di tonnellate di merci e passeggeri.
Al porto di Civitavecchia inizia l’era ‘green’
L’inizio del cantiere segna una svolta dopo anni di studi e pianificazioni. I lavori, che si concentreranno su una rete di connessioni elettriche avanzate, sono finanziati attraverso fondi nazionali ed europei dedicati alla transizione ecologica e all’innovazione infrastrutturale. La conclusione è prevista entro il 2025, con una progressiva attivazione delle postazioni di rifornimento già durante le fasi intermedie.
Il porto di Civitavecchia, uno dei primi in Italia con il Cold Ironing
Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle istituzioni locali e dagli operatori del settore, consapevoli del ruolo cruciale che il porto di Civitavecchia svolge nell’economia regionale e nazionale. La riduzione dell’impatto ambientale rappresenta non solo un vantaggio per la salute pubblica, ma anche un elemento strategico per aumentare la competitività dello scalo. Sempre più compagnie marittime, infatti, scelgono porti dotati di infrastrutture sostenibili, in linea con gli obiettivi climatici europei.
Attualmente, le navi attraccate nei porti italiani rappresentano una significativa fonte di inquinamento atmosferico. I loro motori, mantenuti in funzione per alimentare i sistemi di bordo, rilasciano elevate quantità di ossidi di zolfo, azoto e particolato. Con il ‘Cold Ironing‘, Civitavecchia diventerà un modello virtuoso, contribuendo a ridurre complessivamente le emissioni del settore marittimo.
Benefici ambientali, ma anche di sviluppo
Oltre agli evidenti benefici ambientali, il progetto apre prospettive di sviluppo per il territorio. La realizzazione del sistema creerà posti di lavoro qualificati nel breve termine e attrarrà investimenti nel lungo periodo. Inoltre, l’iniziativa rafforza l’immagine di Civitavecchia come porto innovativo e attento alla sostenibilità, un aspetto cruciale in un mercato sempre più orientato alla green economy.
Il cantiere rappresenta quindi un passo importante verso un futuro più pulito e sostenibile per il porto di Civitavecchia. Una sfida ambiziosa che dimostra come tecnologia, innovazione e attenzione all’ambiente possano convergere per migliorare la qualità della vita e tutelare il territorio.