Clandestini. il governo dichiara lo stato di emergenza in Italia: finisce il far west dell’accoglienza
Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, il governo ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di cinque milioni di euro, avrà la durata di sei mesi. “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli – ha detto Musumeci – della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300 per cento. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea”.
Clandestini, regole più efficaci e tempestive
La dichiarazione dello stato di emergenza “consente di assicurare risposte più efficaci e tempestive sul piano della gestione dei migranti e della loro sistemazione sul territorio nazionale”. E’ quanto sottolineano fonti del governo, dopo il via libera allo stato di emergenza in Cdm. “Il numero degli sbarchi è largamente superiore rispetto al passato e il Governo risponde prontamente dichiarando su tutto il territorio nazionale per un periodo di 6 mesi lo stato di emergenza”, spiegano le stesse fonti. “Per l’attivazione e l’avvio delle prime misure urgenti stanziati 5 milioni di euro previsti dal Fondo per le emergenze nazionali. Con lo stato di emergenza si potranno realizzare procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard.
Rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio
Inoltre, saranno coinvolte la Protezione Civile e la Croce Rossa italiana con il loro bagaglio di esperienze e dotazioni”, fanno sapere dall’esecutivo. “Allo stesso tempo, si potranno aumentare e rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (Cpr), potenziando le attività di identificazione ed espulsione”. Inoltre “prosegue il lavoro per arrivare a una comune strategia europea sull’immigrazione”. A quanto apprende l’Adnkronos, è l’attuale capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Viminale, prefetto Valerio Valenti, il nome più accreditato per il ruolo di commissario straordinario per l’emergenza migranti. La nomina dovrebbe arrivare a stretto giro.