Codacons: “Ritirare da mercato e vendita on line i cosmetici dedicati a bimbi 6-11 anni”
Una nuova e preoccupante tendenza sta mettendo a rischio la salute psicologica e fisica dei più piccoli. Si tratta della cosmeticoressia, una vera e propria ossessione per l’aspetto fisico che spinge sempre più bambini, spesso tra i 6 e gli 11 anni, a utilizzare cosmetici e prodotti per adulti, come sieri, scrub e creme anti-age.
Codacons: “Ritirare da mercato e vendita on line i cosmetici dedicati a bimbi e e bimbe”
Di fronte a questa emergenza, il Codacons con sede a Roma in piazza Mazzini ha lanciato un allarme, chiedendo interventi urgenti per fermare la diffusione di questa pratica pericolosa. L’associazione ha infatti promosso una campagna di sensibilizzazione e ha richiesto il sequestro dei prodotti destinati ai bambini, oltre all’oscuramento dei siti che ne fanno pubblicità.
A rischio la fascia 6 – 11 anni
“È inaccettabile che i bambini siano esposti a prodotti non adatti alla loro età e che possano causare seri danni alla loro pelle e alla loro salute psicologica”, dichiara il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “L’ossessione per l’aspetto fisico può portare i bambini a sviluppare una bassa autostima e a isolarsi dai loro coetanei”.
I rischi della cosmeticoressia
L’uso eccessivo di cosmetici può provocare irritazioni, allergie e altre reazioni cutanee nei bambini. Inoltre, l’ossessione per la perfezione fisica può portare a disturbi alimentari e a problemi psicologici più gravi, come l’ansia e la depressione.
“I social media stanno amplificando questo fenomeno, creando modelli di bellezza irrealistici e inaccessibili per i più piccoli“, continua Rienzi. “È fondamentale educare i bambini e i loro genitori sui rischi della cosmeticoressia e promuovere un’immagine positiva del corpo”.
Cosa si può fare?
Per contrastare la cosmeticoressia, è necessario un intervento coordinato di tutte le istituzioni coinvolte:
- Controlli più rigorosi sulla vendita di prodotti cosmetici destinati ai bambini;
- Campagne di sensibilizzazione nelle scuole e sui media;
- Supporto psicologico per i bambini che soffrono di disturbi legati all’immagine corporea;
- Collaborazione con i social network per limitare la diffusione di contenuti dannosi.
L’appello del Codacons
“Chiediamo a tutti i genitori di essere attenti ai segnali di allarme e di parlare con i loro figli dell’importanza di accettarsi per come si è”, conclude Rienzi. “Solo attraverso un’azione congiunta possiamo proteggere i nostri bambini da questa pericolosa moda“.