Codacons su concessioni balneari: Basta caos e ora di fare qualcosa

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L’Antitrust lancia un richiamo ai comuni, esortandoli a porre fine alle continue proroghe delle concessioni balneari, un tema che da anni è al centro di un dibattito controverso. Questo intervento, arrivato in piena stagione estiva, evidenzia la necessità urgente di affrontare il caos normativo che domina il settore, complicato da minacce dell’Unione Europea, sentenze dei tribunali e l’incapacità del governo di prendere una posizione chiara.

Crescita degli stabilimenti è stata del 26% dal 2011 a oggi

Nonostante la situazione di evidente illegittimità delle concessioni, la crescita degli stabilimenti è stata del 26% dal 2011 a oggi, generando un business da 10 miliardi di euro annui, a fronte di appena 115 milioni di euro incamerati attraverso i canoni dallo Stato. E proprio in tema di stabilimenti balneari il Codacons, Associazione che da anni monitora ufficialmente i listini praticati sul nostro territorio, ricorda come le tariffe di lettini, sdraio, ombrelloni, cabine, ecc. abbiano subito costanti rincari nel corso degli ultimi anni.

Trentacinque euro al giorno per affittare un ombrellone e due lettini

In linea generale per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, la spesa media in Italia si attesta tra i 32 e i 35 euro al giorno, con forti differenze sul territorio. Se poi si scelgono spiagge di “lusso”, la spesa supera i 500 euro al giorno e può arrivare a sfiorare i 700 euro.

Codacons: Avviare rapidamente le procedure di gara

“È evidente: chi oggi ci perde di più sono i cittadini, che subiscono direttamente gli effetti delle violazioni della concorrenza e gli effetti distorsivi dei rinnovi automatici denunciati dall’Antitrust”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Quello che ora bisogna fare è avviare rapidamente le procedure di gara, trovando al contempo una soluzione con i balneari, per chiudere una volta per tutte la questione”, conclude.