Colleferro, 37enne picchiato dal branco. Il sindaco: “Siamo tornati nell’incubo”

carabinieri e ambulanza notte

Un gesto di altruismo trasformato in un incubo. Un 38enne è stato brutalmente aggredito dopo essersi fermato ad aiutare una donna in difficoltà. Un pestaggio che riporta Colleferro indietro di quattro anni, al terribile omicidio di Willy Monteiro Duarte.

“Siamo di nuovo nel vortice, nostro malgrado”, ha dichiarato il sindaco Pierluigi Sanna. Il fatto è avvenuto sabato sera nella stessa area della movida, a pochi metri dal luogo in cui, nel 2020, il giovane Willy Monteiro Duarte venne massacrato senza motivo. L’uomo, ora ricoverato in ospedale, ha una prognosi di 30 giorni.

Il pestaggio: la dinamica dell’aggressione

Dopo aver trascorso la serata nei locali di Colleferro, il 38enne ha notato una sua parente in difficoltà. Proprio come Willy, ha deciso di intervenire e capire cosa stesse accadendo. Di fronte a lui, un 23enne di Artena, già noto alle forze dell’ordine, che stava importunando la donna. La reazione del giovane è stata immediata: prima una discussione accesa, poi un’aggressione fulminea.

Sembrava tutto finito. Ma quando l’uomo si è avvicinato alla sua auto in largo Santa Caterina, il 23enne e il suo gruppo lo stavano aspettando. Un pugno violentissimo lo ha fatto crollare a terra. Un’ambulanza del 118 lo ha soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno stabilito che la sua ripresa richiederà almeno un mese.

Il richiamo del sindaco e le contromisure

Questo nuovo episodio arriva a pochi giorni dalla sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma, che ha condannato all’ergastolo Marco Bianchi e a 28 anni di carcere Gabriele Bianchi per l’uccisione di Willy. “Non voglio rimanere con le mani in mano”, ha affermato il sindaco Pierluigi Sanna, annunciando di aver chiesto un incontro urgente con il prefetto di Roma per chiedere rinforzi alle forze dell’ordine.

“Sabato siamo ripiombati nell’incubo”, ha scritto in un lungo post su Facebook, facendo appello a chiunque abbia assistito all’aggressione di presentarsi agli inquirenti. “Non siamo una comunità omertosa e lo abbiamo sempre dimostrato”, ha sottolineato, rivelando che il Comune ha già stanziato 60.000 euro per potenziare il sistema di videosorveglianza nella zona della movida.

Le indagini e la denuncia

carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza, individuando e denunciando il 23enne di Artena, ora sotto inchiesta da parte della Procura di Velletri. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti, mentre la comunità di Colleferro si interroga su come sia possibile che episodi simili continuino ad accadere.