Colleferro, lavoro in nero nell’autolavaggio: denunciato 46enne
I carabinieri di Colleferro, in collaborazione con i Nas di Roma, hanno smascherato un sistema di sfruttamento del lavoro presso un autolavaggio locale. Al centro dell’indagine un egiziano di 46 anni, titolare dell’attività, che impiegava un lavoratore senza contratto regolare. Il dipendente, formalmente assunto per poche ore al giorno, in realtà lavorava fino a 14 ore giornaliere per una paga mensile di soli 500 euro.
Colleferro, lavoro in nero in un noto autolavaggio
L’intervento delle forze dell’ordine ha portato alla sospensione dell’attività commerciale e all’imposizione di una sanzione amministrativa al proprietario. Oltre alla denuncia per la mancata regolarizzazione del lavoratore. Tra le irregolarità contestate figurano anche la mancanza di formazione obbligatoria per i dipendenti e l’assenza delle condizioni minime di sicurezza sul luogo di lavoro.
Ampia operazione contro il lavoro nero
L’episodio rientra in una più ampia operazione di controllo sul territorio finalizzata a contrastare il fenomeno del lavoro nero. E garantire il rispetto delle norme in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. L’autolavaggio coinvolto non è un caso isolato: altre attività commerciali della zona sono state oggetto di ispezioni.
Nella stessa giornata, i militari hanno effettuato ulteriori verifiche in altri esercizi commerciali. In particolare, due esercenti sono stati sanzionati. Uno per gravi carenze igienico–sanitarie. L’altro per la mancata attuazione del piano Haccp, obbligatorio per garantire la sicurezza alimentare. Questi interventi rientrano nell’ambito di una strategia più ampia volta a garantire il rispetto delle norme igieniche e la tutela della salute pubblica. Soprattutto in settori sensibili come la ristorazione e i servizi alimentari.
Quadro preoccupante
Le operazioni di controllo hanno evidenziato un quadro preoccupante, con una diffusa presenza di irregolarità sia sul fronte lavorativo che su quello sanitario. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione. Con l’obiettivo di reprimere il fenomeno del caporalato e del lavoro irregolare. Garantendo al contempo condizioni di sicurezza adeguate per i lavoratori e i clienti. L’intervento a Colleferro sottolinea l’importanza di un’azione costante e coordinata per combattere il lavoro nero. Fenomeno che continua a rappresentare una seria minaccia per i diritti dei lavoratori e per la competitività delle imprese oneste.