Come promesso Israele colpisce gli ayatollah iraniani: ma sono raid solo dimostrativi

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Israele ha sferrato l’attacco contro l’Iran oggi, in risposta all’offensiva lanciata da Teheran nella notte tra sabato e domenica scorsa. Colpita una base militare nell’area di Isfahan. Le difese aeree iraniane sono entrate in azione e tre droni sono stati abbattuti. Nessun danno è stato causato nell’attacco notturno, ha detto alla tv di stato iraniana Siavosh Mihandoust, comandante dell’esercito iraniano, aggiungendo che il rumore sentito durante la notte a Isfahan era dovuto ai sistemi di difesa aerea che avevano preso di mira un “oggetto sospetto”. I media iraniani hanno diffuso immagini di questa mattina di Ifshan minimizzando i danni.

Teheran minimizza i danni

I due principali aeroporti di Teheran hanno ripreso i voli che erano stati sospesi dopo le esplosioni. “I voli attraverso gli aeroporti Imam Khomeini e Mehrabad sono ripresi”, riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Irna. Secondo un’analista iraniano citato dalla televisione di Stato di Teheran, i “mini droni abbattuti dalle difese aeree a Isfahan” sarebbero stati ”pilotati da infiltrati all’interno dell’Iran”. ”Fonti ben informate” citate dall’agenzia di stampa Tasnim hanno aggiunto che ”non ci sono indicazioni di un attacco dall’esterno contro l’Iran”. Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha criticato  l’attacco israeliano contro l’Iran per indicare che la reazione israeliana al lancio di missili e droni da parte dell’Iran è stata limitata.

Intatti gli impianti nucleari

Gli impianti nucleari nella provincia di Isfahan sono completamente sicuri“, riferisce l’agenzia di stampa Tasnim, citando “fonti affidabili”. Anche l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha confermato che non si sono registrati danni. Su ‘X’ l’Aiea ha quindi rivolto un appello alla ”moderazione estrema” e spiegando che sta ”monitorando la situazione da vicino”.

Israele: “Raid lanciato per dimostrare nostra capacità di colpire”

L’attacco israeliano aveva come obiettivo quello di ”mandare un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese”,dice un funzionario israeliano al Washington Post, confermando che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto un raid all’interno dell’Iran. A Isfahan localizzate strutture collegate al programma nucleare iraniano, in particolare il sito sotterraneo di Natanz, dove si procede all’arricchimento dell’uranio. La tv di Stato iraniana definisce i siti “totalmente integri”. La base, secondo il quotidiano britannico Guardian, per molti anni ha ospitato i caccia F-14 Tomcat che l’Iran ha acquistato dagli Stati Uniti prima della rivoluzione islamica del 1979. Dalla base di Isfahan sono partiti i missili lanciati verso Israele.

Washington non avrebbe autorizzato i raid

La Cnn riferisce che Israele ha garantito agli Stati Uniti che l’offensiva non avrebbe interessato impianti legati al nucleare. Secondo l’emittente NBC News, gli Stati Uniti non sono coinvolti nell’operazione. Fonti militari citate da Bloomberg evidenziano che Washington, nella giornata di giovedì, avrebbe ricevuto informazioni da Israele su un attacco previsto nelle successive 24-48 ore. “Non abbiamo dato l’ok alla risposta”, la frase di una fonte americana alla Cnn.