Commercio, il Campidoglio fa solo danni: ci pensa la Lega a rilanciare le botteghe storiche
Il Campidoglio sulle politiche del commercio romano fa solo danni. Tradotto: fa poco (o niente) e quel poco che fa lo fa male o contro gli stessi commercianti. Gli esempi sono tanti: dai dehors agli ambulanti la lista è lunghissima. Ecco allora che per fare cose seriamente ci deve pensare l’opposizione. La Lega proporrà in Assemblea capitolina “di stanziare un milione di euro, dal bilancio comunale, a sostegno delle botteghe storiche di Roma che continuano a chiudere, stritolate dal combinato disposto di permessi, licenze, tasse, affitti, ztl e rincari di ogni tipo”, così in una nota Davide Bordoni, consigliere capitolino e segretario regionale della Lega nel Lazio.
Realtà importanti
“Realtà imprenditoriali che nel corso del tempo si sono determinate attraverso il proprio talento, che danno prestigio al Centro storico e ai quartieri della Capitale, sono costrette a dover abbassare le saracinesche perché da anni sembrano spariti i bandi per il sostegno alle eccellenze della piccola imprenditoria artigiana: non si pensa a come inserirle nei circuiti turistici, a come proteggerle dal punto di vista urbanistico, non si offrono incentivi ai giovani che potrebbero portare avanti attività che esistono da generazioni”, sottolinea Bordoni.
Mentre la Lucarelli litiga con tutti. Anche con i suoi
Mentre botteghe storiche e commercio sono in un momento di crisi nera, la responsabile capitolina del commercio continua a litigare col mondo. Ora è il turno della presidente del I municipio (stesso partito del sindaco, il Pd) Lorenza Bonaccorsi. Si passa al secondo round. L’assessora al Commercio Monica Lucarelli e la presidente del primo municipio Lorenza Bonaccorsi da qualche tempo sono ai ferri corti e il 24 gennaio si confronteranno “sul ring” dell’ufficio di gabinetto del sindaco. Dopo la disputa sulla messa a bando delle licenze dei venditori ambulanti da mettere a bando nei prossimi mesi, ora il motivo del contendere è il regolamento sull’occupazione di suolo pubblico approvato dalla giunta e presentato in pompa magna a metà novembre scorso da assessora e sindaco.
Percorso condiviso. Veramente.
“Dobbiamo coinvolgere le comunità, che hanno un ruolo cruciale nella tutela del patrimonio economico e culturale. Favorire la conoscenza delle botteghe e dei negozi storici attraverso opportune campagne di formazione e informazione sul modello della Scuola del Cuoio di Firenze, preservarne l’integrità estetica andando incontro ai proprietari per aiutarli a sopportare i costi delle opere di manutenzione e conservazione. Il sindaco Gualtieri si rimbocchi le maniche”, conclude Bordoni. “Con l’avvicinarsi del Giubileo, la Lega presenterà un piano per salvaguardare le botteghe storiche di Roma come spazi di libertà nella Capitale, salvandole dall’abbraccio mortale di un potere burocratico miope e incapace di valorizzare storia, tradizione, identità e qualità”.