Con Fontana Zingaretti ha torto marcio
Zitti zitti che forse stavolta Zingaretti parla. E dovrà confrontarsi con chi gli chiede conto delle mascherine e di quello che la regione Lazio ha combinato nelle Rsa esattamente come la Lombardia.
Forse la maschera dovrà togliersela stamane il governatore del Lazio, in collegamento con le commissione bilancio e territorio della Pisana. Con il suo vice Leodori, l’assessore D’Amato e il tremolante capo della protezione civile Tumulello, dovranno rispondere a diverse domande. Sarà un piacere.
La verità sulle mascherine
La prima è quella che non si potrà fare in quella sede, perché è squisitamente politica, ma l’ha proposta ieri Francesco Zicchieri, segretario della Lega del Lazio, a seguito della sguaiata polemica di Zingaretti contro la Lombardia. “Zingaretti umilia l’istituzione, usandola per biechi motivi politici. Il presidente lavora per difendere i cittadini del Lazio o lavora per difendere il suo Pd?”.
Già, perché dopo il guaio delle mascherine il Lazio di Zingaretti si è messo a far casino contro Fontana. “Noi non siamo la Lombardia”, recitava ieri una nota di pessimo gusto partorita dagli uffici di Zingaretti. I soliti uffici che lo metteranno nei guai.
Ci sono almeno due casi in cui il Lazio ha fatto molto peggio della Lombardia, al Nomentana Hospital di Fonte Nuova e in una clinica di Civitavecchia: quindici morti in quest’ultima, tantissimi contagiati a partire dal personale sanitario in entrambe. Mettendo assieme pazienti Covid e ricoverato per altre patologie.
Per non parlare del rifiuto ai tamponi al personale sanitario del San Raffaele di Rocca di Papa e di tanti altri infantili comportamenti di questi giorni.
Con Fontana Zingaretti ha torto marcio
Il più grave è proprio la polemica con Fontana. Che si era limitato semplicemente a far notare la disparità di comportamento dei media tra le due regioni, che hanno osservato i medesimi atteggiamenti per quel che concerne le Rsa. Con in più, dalle nostre parti, un assessore alla sanità che ha giocato per settimane la parte della razza pure che nel Lazio non si sporcava col coronavirus. Gli autoctoni…. Poi, ci è cascato persino Zingaretti. Ma per favore…
Noi conoscevamo il presidente del Lazio come una persona ragionevole e seria. Da quando ha un doppio ruolo – governatore e segretario del Pd – è completamente trasformato. Lo stesso “aperitivo ai Navigli” – dove forse si è beccato la malattia – è l’evidenza di quanto affermiamo. Parti’ alla volta di Milano in preda a frenesia propagandistica. Gli andò male e per fortuna lo può raccontare.
Ma insistere con l’accreditarsi come il più bravo della compagnia è un errore colossale. Anche perché la magistratura pare che stia indagando anche sul Lazio. Può darsi che Zingaretti confidi bel tradizione stellone che lo ha accompagnato in questi anni nei tribunali. Ma deve evitare le bucce di banana che dai suoi uomini vengono sparse per strada a intralciarne il cammino.
Cominci pertanto a rispondere alle contestazioni dell’opposizione, il governatore, perché porre domande non è lesa maestà. Magari evita qualche denuncia, se è capace di ricondurre tutto nell’alveo del dibattito politico. Se continua con la strafottenza diventa davvero un problema suo. Chissà se qualcuno lo farà ragionare.