Con la Raggi i bambini non devono sapere di che sesso sono
Stop Raggi. Vergognosa iniziativa del comune di Roma, che vuole indirizzare i bambini su teorie non condivisibili. Le Drag Queen sono in genere – secondo il dizionario – delle “artiste” (o degli artisti?) solitamente omosessuali o transessuali (o che sembrano tali) che fanno varietà con abiti appariscenti e truccate pesantemente. Secondo altri, le drag queen ci “educano” a essere chi vogliamo. Non temiamo di apparire eccessivamente conservatori nel rimanere perplessi di fronte a questi fenomeni. Ferma restando la libertà di espressione, però, non ci sembra opportuno che due drag queen, tali Cristina Prenestina e Paola Penelope, educhino i nostri bambini.
Ennesima vergogna. Meloni: solo a me sembra una follia?
Ma la cosa grave è che lo si pubblicizzi sul sito del comune di Roma. Leggete attentamente come l’amministrazione Raggi stia attenta a non definire il genere. Ragazz* o ragazz*, perché ormai non si ha più un sesso definito, il sesso non esiste. La prima a reagire è stata la leader Giorgia Meloni con un tweet. “Due drag queen parleranno di “inclusione” e “amicizia” a bambini dai 3 anni in su in una scuola di Roma. Il tutto pubblicizzato sul sito ufficiale del Campidoglio. Solo a me sembra una follia? Giù le mani dai bambini!”.
Fratelli d’Italia alla Raggi: annullare l’iniziativa
Numerose le reazioni a questa ennesima bizzarria. “Siamo alla follia. Roma Capitale ha dato il patrocinio per un evento che dovrebbe svolgersi in una biblioteca comunale nel Municipio VII con i bambini delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie dove due Drag Queen diventeranno libri viventi per narrare alle giovanissime generazioni fiabe e racconti. E lo faranno insieme agli operatori dell’Associazione Cittadini del Mondo. Un’iniziativa decisamente inopportuna perché rivolta ai bimbi propagando in modo esplicito il tema gender. Peraltro, l’utilizzo dei termini bambini e ragazzi come riportato peraltro nella locandina dell’evento caratterizza proprio l’intento di indirizzare i più piccoli verso teorie legate all’annullamento delle identità.
Come Fratelli d’Italia chiediamo all’amministrazione capitolina di togliere il patrocinio e di non ospitare l`iniziativa in una biblioteca comunale”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta gli esponenti di Fdi, Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio, Fulvio Giuliano vicepresidente del Consiglio del Municipio VII, Domenico Carlone capogruppo nel VII Municipio.