Concerto di Capodanno, Gualtieri a caccia di artisti stranieri per mascherare la figuraccia: Vasco e Giorgia: “No censura”

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Concerto di Capodanno, Gualtieri a caccia di artisti stranieri per mascherare la figuraccia: Vasco e Giorgia: “No censura”. La macchina organizzativa del Concerto di Capodanno al Circo Massimo si trova nel pieno di una crisi inaspettata. L’esclusione di Tony Effe dal programma, seguita dal ritiro di Mahmood e Mara Sattei in solidarietà al trapper romano, ha lasciato un vuoto nel cartellone e acceso un acceso dibattito tra politica e mondo artistico. Il Comune di Roma ora si muove freneticamente per trovare sostituti di rilievo, puntando anche su nomi stranieri per salvare l’evento simbolo della notte di San Silvestro.

Concerto di Capodanno di Roma, Gualtieri cerca artisti stranieri

Dopo giorni di trattative serrate e cambi di strategia, il Campidoglio sembra orientato verso artisti internazionali per rimediare all’emergenza. L’iniziale idea di sostituire Tony Effe con una cantante italiana si è rapidamente evoluta nella possibilità di coinvolgere due voci femminili per colmare il vuoto. Tuttavia, l’abbandono di Mahmood e Mara Sattei ha complicato ulteriormente la situazione, riducendo le opzioni sul fronte nazionale. L’attenzione si è quindi spostata su star straniere, che potrebbero offrire al pubblico uno spettacolo di grande richiamo, evitando ulteriori polemiche.

Vasco e Giorgia: “No critiche”

Al coro di critiche e invettive contro il Campidoglio si sono uniti anche Vasco Rossi e Giorgia che si sono uniti al coro di “No critiche“. Il caos generato dall’esclusione di Tony Effe ha segnato uno dei momenti più difficili per l’amministrazione capitolina. Il sindaco e la sua squadra sono finiti al centro di critiche feroci, sia dal mondo della musica che dall’opposizione politica. La decisione di rimuovere il trapper dal cartellone, in seguito alle accuse di sessismo mosse da esponenti politici locali, ha innescato reazioni a catena. Da un lato, alcuni artisti hanno accusato il Comune di censura; dall’altro, le opposizioni hanno colto l’occasione per attaccare la gestione dell’evento, definendo il caso un’improvvisazione amministrativa.

Le reazioni del mondo musicale

Nel frattempo, il dibattito si è acceso anche tra i protagonisti della scena musicale. Diversi artisti hanno espresso solidarietà a Tony Effe, criticando la decisione del Comune come una forma di controllo artistico. Altri, invece, hanno sottolineato l’importanza di affrontare temi sensibili come il sessismo, considerandoli prioritari rispetto alle dinamiche dello spettacolo. In questo contesto, la ricerca di nuovi artisti disposti a esibirsi al Circo Massimo è diventata sempre più complessa, con molti professionisti riluttanti a inserirsi in una situazione già carica di tensione.

Una corsa contro il tempo

A meno di due settimane dal 31 dicembre, il tempo stringe. Il Comune lavora senza sosta per chiudere gli accordi necessari e garantire che il Concerto di Capodanno possa svolgersi come previsto. L’idea è quella di puntare su un grande nome internazionale affiancato da due artisti emergenti, ma l’identità degli eventuali partecipanti rimane top secret.

Un finale ancora aperto

Mentre il Campidoglio cerca di ricomporre i pezzi, resta l’amarezza per un’opportunità persa di organizzare un evento che celebrasse l’unità e la creatività della Capitale. L’esito di questa vicenda avrà ripercussioni non solo sull’evento di fine anno, ma anche sulla percezione pubblica dell’amministrazione e sulla sua capacità di gestire grandi eventi culturali. Se il Concerto di Capodanno riuscirà a risollevarsi da questa crisi, lo scopriremo solo nelle prossime ore, quando le trattative in corso daranno i loro frutti o si areneranno definitivamente.

Tony Effe, Mara Sattei e Mahmood