Conclusa la manifestazione degli studenti contro l’alternanza scuola-lavoro e il governo

Si è conclusa in via dei Fori Imperiali, a Roma, la manifestazione degli studenti a Roma per protestare contro la legge che prevede l’alternanza scuola-lavoro. Dedicata in ricordo di Lorenzo Parrelli, il 18enne morto a Udine durante uno stage. Nel corso della protesta sono stati registrati attimi di tensione quando i manifestanti hanno lanciato alcuni petardi ma senza nessuna conseguenza. Il corteo, che era partito da piazza dell’Esquilino, ha quindi proseguito fino a fine percorso. Centinaia di studenti hanno attraversato le strade di Roma per manifestare contro il Governo e l’alternanza-scuola lavoro a una settimana dalla morte di Lorenzo, studente morto a 18 ad Udine durante il suo ultimo giorno di stage. Altre manifestazioni studentesche hanno attraversato le strade di oltre 20 città italiane già da questa mattina.
“Di scuola-lavoro non si può morire”, dicono gli studenti
“Di scuola-lavoro non si può morire” è lo slogan più scandito dagli studenti. Oltre a questo numerosi slogan contro la repressione dopo le cariche subite domenica a Roma da parte della polizia e le manganellate volate anche a Napoli, Torino e Milano nella giornata di oggi. La manifestazione di Roma risponde all’appello nazionale che ha coinvolto altre decine di città in tutta Italia ed è promossa da “La Lupa” coordinamento studentesco di tutte le scuole in lotta della capitale che nel comunicato di lancio ha attaccato la gestione della scuola da parte del governo. “L’alternanza buona non esiste. La scuola non è un’azienda, i presidi non sono manager e il sapere non è profitto”.

Nel mirino degli studenti anche la gestione dell’ordine pubblico
“L’alternanza insegna agli studenti un lavoro fatto di sfruttamento e precarietà, insegna loro che è normale morire sul proprio luogo di lavoro – dichiara in una nota il FGC -. Gli studenti devono continuare a lottare contro l’alternanza scuola-lavoro e un modello di istruzione che risponde alle esigenze della confindustria. La piazza punta il dito anche contro il governo Draghi che sta progettando un potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro con i fondi del Pnrr. E contro le forze politiche che l’hanno introdotta a partire dalla “Buona Scuola”, a partire dal PD e dai sindacati. Dal corteo di Roma vogliamo anche denunciare la vergognosa gestione dell’ordine pubblico che, nel silenzio dei media troppo impegnati a seguire il teatrino dell’elezione del presidente della repubblica, ha visto manganellati gli studenti in diverse città d’Italia”.