Condanne confermate per il clan Casamonica attivo tra Roma e Castelli Romani: 7 ‘affiliati’ in carcere

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati hanno eseguito sette arresti nei confronti di persone legate al Clan Casamonica, una delle organizzazioni criminali più note e temute nella zona sud-orientale di Roma e nei Castelli Romani. La Corte Suprema di Cassazione ha confermato ieri sera, 28 novembre 2024, le condanne per i reati di trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo dell’attività finanziaria ed estorsione, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Condanne confermate per 7 affiliati del Clan casamonica

La sentenza definitiva arriva a conclusione di un lungo iter giudiziario. La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dagli imputati, confermando la decisione della Corte d’Appello di Roma, che già nel novembre 2023 aveva riconosciuto la natura mafiosa del Clan Casamonica. L’organizzazione è stata identificata come un’associazione dedita al controllo del territorio nella zona Appia-Tuscolana della capitale, grazie all’uso di intimidazioni e all’instaurazione di un clima di omertà.

Gli imputati, quattro uomini e tre donne, erano stati accusati di utilizzare metodi mafiosi per estorcere denaro e gestire operazioni finanziarie illecite, inclusi il trasferimento fraudolento di beni e l’esercizio abusivo del credito. Le accuse si fondano su anni di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), che ha raccolto prove determinanti per ricostruire il sistema di controllo economico e sociale messo in atto dal clan.

Gli arresti, tra Roma e i Castelli Romani

In seguito alla pronuncia della Cassazione, la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma ha immediatamente delegato i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati per procedere agli arresti. Le sette persone, condannate in via definitiva, si trovavano in libertà al momento della sentenza. L’operazione, scattata nella notte, ha portato alla cattura degli imputati senza incidenti, con un dispiegamento di forze mirato ed efficace.

Un messaggio alla criminalità organizzata

Questa sentenza rappresenta un colpo importante alla struttura del Clan Casamonica, che per anni ha esercitato una significativa influenza nel quadrante sud-est della città. Il riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso sottolinea la pericolosità dell’organizzazione e il radicamento delle sue attività illecite. Le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine ribadiscono così il loro impegno nel contrastare le mafie, anche in contesti urbani come Roma, dove la presenza criminale è spesso meno visibile rispetto ai territori tradizionali delle grandi organizzazioni mafiose italiane.

La lotta continua

L’arresto dei sette affiliati è un segnale importante, ma le forze dell’ordine e la magistratura sono consapevoli che la battaglia contro il Clan Casamonica non è conclusa. Il clan, con il suo sistema di legami familiari e la capacità di rigenerarsi, continua a rappresentare una minaccia per il tessuto economico e sociale della capitale. La speranza è che la fermezza delle istituzioni, insieme alla collaborazione dei cittadini, contribuisca a erodere ulteriormente il potere della criminalità organizzata sul territorio. Con questa sentenza definitiva, si chiude una pagina importante nella lotta al Clan Casamonica, ma la sfida contro la mafia romana resta aperta.