Conte, che figura: con lui premier l’export di armi italiane a Israele toccò il suo massimo

soldati israele

Che figuraccia per il leader grillino Giuseppe Conte ieri alla Camera. Figuraccia perché accusa il governo di cose che ha fatto lui. Spieghiamo meglio. “Servono fatti, abbiate la forza, la determinazione di sospendere, pur temporaneamente, le forniture di armi a Israele. Il mio esecutivo lo ha fatto con altri Paesi, con altri conflitti. Sa cosa serve per questa misura? Solo una cosa, quella che vi manca, il coraggio. Dimostrate davvero di volere il cessate il fuoco e tutelare i civili. I veri patrioti si riconoscono se onorano la Costituzione, non se si girano dall’altra parte”. Così infatti il presidente del M5S Giuseppe Conte in aula alla Camera, in replica al question time con il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani.

Nel 2019 fornite armi a Israele per oltre 28 milioni di euro

“Le mamme di Gaza in queste ore scrivono i nomi dei loro figli sulle loro gambe perché hanno paura di non riuscire più a identificarli e piangerli, perché danno quasi per certa la morte sotto le bombe. Noi non vorremmo che sopra quelle bombe ci sia il nome indelebile dell’Italia e della sua vigliaccheria. Non nel nostro nome”, ha aggiunto enfaticamente. Ma Conte sa bene chi gliele ha fornite quelle armi e quelle bombe a Israele: fu proprio lui, perché l’export di armi verso il Paese ebraico ha conosciuto il suo massimo picco proprio quando lui era presidente del Consiglio. Lo sottolinea anche Forza Italia:  “Conte accusa Antonio Tajani di essere un vigliacco e di avere le mani sporche di sangue. Ignora che l’Italia ha interrotto la vendita di armi ad Israele. Ma nel 2019 e nel 2020 le vendite sono state per 28,7 milioni e 21 milioni”.

Israele non ha certo bisogno del 5 per cento che gli fornisce l’Italia

In ogni caso, spostare il dibattito su questo piano è assolutamente fuorviante e anche in malafede. Perché se c’è Conte al governo allora le armi a Israele si possono vendere, se Conte è all’opposizione, no. E poi i dati dicono una cosa diversa: intanto l’Italia acquista da Israele armi per un controvalore doppio di quello che gli dà, e poi l’export italiano con Tel Aviv è appena il 5 per cento del totale, perché il maggior fornitore di armi a Israele sono gli Stati Uniti, con il 70 per cento del totale. E allora di cosa stiamo parlando? I grillini non cessano di esser eimbarazzanti, lorto che hanno relazioni pericolose con il Venezuela liberticida di Maduro e con altri Stati che certo non sono dei campioni del rispetto dei diritti umani.