Coppa Italia, la Lazio vince il derby con la Roma e vola ai quarti di finale: tre espulsi

Contenuti dell'articolo

Un Derby di Coppa Italia duro, con tanti falli e cartellini a pioggia. Alla fine una rete di Zaccagni è a decidere il derby e mandare la Lazio in semifinale di coppa (dove sfiderà una tra Juventus e Frosinone). Primo tempo senza emozioni, poi la gara si sblocca a inizio ripresa col rigore guadagnato da Castellanos per fallo di Huijsen. Roma, quindi, eliminata: Dybala out all’intervallo. Scintille nel finale: rossi per Pedro, Azmoun e Mancini

Tanti assenti

Senza Provedel e Immobile, per il derby di Coppa Sarri fa esordire il classe 2001 Mandas tra i pali, davanti schiera ancora il tridente Felipe Anderson-Castellanos-Zaccagni e in mediana non rischia dall’inizio Luis Alberto affidandosi a Guendouzi, Cataldi e Vecino. Scelte a cui Mourinho risponde con un 3-5-2 guidato in attacco dal solito tandem Dybala-Lukaku, con Cristante, Paredes e Bove a centrocampo e il giovane Huijsen nei tre dietro per la prima volta dal 1′ insieme a Mancini e Kristensen. A buon ritmo, l’avvio del match è tutto di studio. Alta e compatta, è la Roma a prendere in mano il possesso e a manovrare in ampiezza cercando la superiorità nell’uno contro uno sugli esterni.

La partita

Bassa in fase di non possesso, la Lazio invece fa densità al limite, serra le linee e riparte. Guendouzi mura un destro di Paredes, poi la difesa giallorossa disinnesca un’incursione pericolosa di Zaccagni, Huijsen chiude su Castellanos e Mancini rimedia a un errore di Kristensen. Più dura nei duelli e “cattiva” sulle seconde palle, la squadra di Mourinho prova a saltare il centrocampo biancoceleste e ad appoggiarsi a Lukaku con i lanci. Con le squadre lunghe la Lazio però non trema, si difende con ordine e risponde cercando di colpire giocando di rimessa. Da una parte Rui Patricio blocca una punizione di Cataldi, poi Mancini risponde presente dopo una buona giocata di Lazzari. Dall’altra Dybala prova invece a dare la scossa nello stretto tra le linee, ma il suo sinistro non basta per sfondare il bunker di Sarri e il primo tempo si chiude senza grandi emozioni e occasioni.

La ripresa

La ripresa si apre con l’ingresso di Pellegrini al posto dell’acciaccato Dybala e con la Lazio più precisa nel palleggio e rapida nell’attacco della profondità. Pescato da Felipe Anderson, Vecino impegna Rui Patricio di testa, poi Huijsen colpisce Castellanos in area e Zaccagni sblocca la gara dal dischetto. Gol che rompe l’equilibrio e segna il match. A ritmi più alti si aprono gli spazi e la Lazio prova subito ad andare ancora a bersaglio attaccando per vie centrali. Rui Patricio si oppone a una conclusione ravvicinata di Vecino, poi l’uruguaiano sfiora il raddoppio di destro. Uno-due che aumenta la tensione in campo e innesca i cambi. A caccia di fisicità e idee sugli esterni, Mourinho toglie Zalewski e Karsdorp e fa entrare Spinazzola e Azmoun.

Le sostituzioni

Sarri invece sostituisce Lazzari, Cataldi e Zaccagni con Pellegrini, Rovella e Pedro. Mosse che insieme agli ingressi di El Shaarawy, Belotti e Isaksen mescolano un po’ le carte, ma non cambiano il tema tattico del match. Con Spinazzola e Kristensen alti, la Roma attacca a testa bassa con un 4-2-4 a trazione anteriore, ma sbatte contro Romagnoli e compagni e presta il fianco alle ripartenze biancocelesti. Da una parte Rui Patricio blocca un destro a giro di Pedro e Mancini chiude su Guendouzi, dall’altra Mandas respinge invece un sinistro di Belotti e poi anticipa Pellegrini in area piccola. Intervento che insieme a una rovesciata alta di Lukaku chiude le ostilità. Il recupero ad alta tensione è buono infatti solo per registrare una mezza rissa e le espulsioni di Pedro, Paredes e Mancini. La Lazio si prende il derby e vola in semifinale di Coppa Italia.