Coronavirus, a Roma ruota tutto intorno allo Spallanzani: migliorano i primi due cinesi ricoverati
Coronavirus, mentre Niccolò è arrivato allo Spallanzani da Wuhan, a Roma si lavora contro il virus. Già in serata si sapranno i risultati del tampone naso-faringeo del 17enne rientrato oggi, per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni. I medici hanno fatto questa mattina una prima visita del ragazzo che comunque “sta bene è ed sereno”, hanno riferito. “Sono stati valutati, ad oggi, nella nostra accettazione 68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus”. Lo sottolinea il bollettino odierno dell’Istituto Spallanzani di Roma.
L’Istituto prosegue: ”Di questi, 59, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Dieci pazienti sono tutt’ora ricoverati: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola). 6 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici”.
Coronavirus, migliorano i due cinesi ma la prognosi è riservata
Intanto i due cittadini cinesi provenienti da Wuhan, primi due casi confermati di infezione da nuovo coronavirus in Italia, “continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva” dell’Istituto Spallanzani di Roma. “Le loro condizioni cliniche sono stabili con parametri emodinamici migliorati. La prognosi resta riservata”, si legge sempre nel bollettino odierno. Invece “sono ottime” le condizioni di salute del giovane ricercatore italiano ricoverato allo Spallanzani, dice sempre il bollettino, dopo essere rientrato da Wuhan insieme al gruppo di italiani in quarantena alla Cecchignola. Il ragazzo, positivo al nuovo Coronavirus, “continua a essere ricoverato in osservazione”.
Ventura (La Sapienza): il numero dei malati diminuisce
“Le misure di contenimento del virus Covid19 hanno prodotto i primi segni visibili. Gli ultimi dati ufficiali mostrano per tutta la Cina tranne la provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia, un saldo negativo tra nuove infezioni e nuove guarigioni. Il numero dei malati diminuisce, pertanto, di circa 190 unità. Sempre escludendo la provincia di Hubei il tasso di crescita delle nuove infezioni è diminuito a partire dal 3 febbraio fino al livello di circa il 2%, registrato ieri”. A fare il calcolo sulla base dei dati ufficiali è Luigi Ventura, professore ordinario di Economia Politica dell’Università Sapienza di Roma.